Palermo:tra le ultime file per qualità di vita. Nonostante i miglioramenti per 6 province su 9,la Sicilia rimane sempre in fondo.
Per sei province su nove la qualità di vita è migliorata nell’ultimo anno, ma nel complesso la Sicilia rimane comunque in fondo alla classifica. Si va dall’85° posto di Ragusa,la prima tra le siciliane, alla 105/a posizione di Caltanissetta, la peggiore performance e terz’ultima in Italia.Trapani è la provincia più “virtuosa”, migliorando di 12 posizioni: è 93/a. Sale di 11 posizioni invece Catania (91). Messina e Siracusa, entrambe a +8, salgono in classifica: 89 e 90. Palermo cresce di sette punti, piazzandosi all’88° posto, Ragusa di appena 2 (85/a).Peggiorano le altre : Enna perde 8 posizioni e si attesta al 100°posto in classifica, meno 2 per Agrigento (86) e Caltanissetta (105).
Se le province siciliane nonostante i miglioramenti rimangono basse come qualità di vita,ci sono comunque buone notizie per il Sud Italia. Infatti, il livello d’istruzione del genere femminile riscatta il Mezzogiorno, basandosi sulla percentuale di laureate e la competenza numerica misurata nei test Invalsi in terza media. La competenza numerica vede ancora agli ultimi posti le province siciliane e calabresi (ma anche Napoli, ferma al 102° posto su 107). “Al contrario ,si legge nel rapporto del quotidiano economico, il numero delle laureate nel corso del 2021 segna il riscatto per il Mezzogiorno. Benevento, Avellino e Caltanissetta sul podio, e l’intera “top ten” dominata dal Sud Italia. Buone performance per il Meridione anche nelle imprese femminili”.
Qualità di vita: ecco il rapporto del Sole 24 Ore pubblicato oggi.
Tra le grandi città primeggia Bologna,che per la quinta volta in 33 anni arriva prima nella qualità di vita dei suoi abitanti. Migliorando di 5 posizioni rispetto all’anno scorso, e seguita da Bolzano e Firenze.
Tra le città metropolitane, Milano ,che nel 2021 era in seconda posizione ,resta nella top ten, ma scende all’ottavo posto. Mentre Roma scivola al 31° (-18 posizioni); Cagliari sale di due posizioni (18° posto), Genova è al 27° posto (perde solo una posizione), Torino al 40° (-12 posizioni). Sul fondo Napoli (98° posto, in discesa di otto posizioni) e Palermo (88° posto, + 7 posizioni).
Per quanto riguarda i sei ambiti in cui sono suddivisi i 90 indicatori, il podio vede in cima:
- per ricchezza e consumi: Belluno, Bologna e Bolzano;
- per affari e lavoro: Milano, Trieste e Roma;
- per demografia salute e societa’ :Bologna, Modena e Roma;
- per ambiente e servizi: Pisa, Siena e Aosta;
- per giustizia e sicurezza: Oristano, Pordenone e Sondrio;
- per cultura e tempo libero. Firenze, Trieste e Gorizia.
La provincia di Monza e Brianza, seguita da Treviso (vincitrice della prima edizione, nel 2021) e Cagliari, è quella che assicura maggior benessere alle donne, secondo il rapporto sulla qualità di vita del Sole 24 Ore.
A dare slancio alla provincia lombarda sono, in particolare, i dati relativi all’inserimento nel mondo del lavoro. Monza e Brianza registra il gap occupazione di genere più basso in Italia pari al 7,1%. Contro una media nazionale del 19,4%, uno dei tassi di occupazione femminile più alti del Paese (69%) e il record di giornate retribuite a dipendenti donne (il 75,3% del massimo teorico). Inoltre, è terza dietro a Cagliari e Trento per speranza di vita delle donne con 86,1 anni (circa quattro anni in più rispetto a Siracusa, ultima in questo indicatore).
Ecco le ultime posizioni
La provincia di Crotone è ultima in Italia nella classifica relativa alla qualità di vita. La città di Pitagora indossa la maglia nera al 107° posto in graduatoria, preceduta da Isernia al 106° posto e al 105° da Caltanissetta. Fra le altre province calabresi, quella posizionata meglio, ma sempre in fondo alla graduatoria, è Cosenza (95° posto), seguita da Catanzaro (96°), Reggio calabria (102°) e Vibo Valentia al 103° posto.
Nei bassifondi della classifica altre tre città del Sud: Foggia, Taranto ed Enna, rispettivamente al 104°, 101° e 100° posto.