Vengono i brividi quando dalla Curva Nord superiore si alza la coreografia dedicata a Totò Rambo il capo ultrà scomparso quindici giorni fa proprio al termine di Palermo Ascoli, l’atmosfera è quella di una serata da serie A. Girandosi intorno ci si chiede ma che ci fanno Palermo e Genoa in serie B? Solo il malandato Barbera, urge assolutamente un’imponente restyling, ci allontana dalla sensazione di essere su un altro pianeta.
Pronti via il Palermo c’è e fin dall’inizio prova a pungere i grifoni. Ma è del Genoa la prima grande occasione, quando il possente Ekuban si presenta solo davanti a Pigliacelli, pronto a tirare un rigore in corsa, che clamorosamente sbaglia. Da lì in avanti è solo Palermo. Ma Martinez appare in ottima forma e Di Mariano restituisce il favore ad Ekuban divorandosi il goal del vantaggio.
Si giunge all’intervallo a reti inviolate il Genoa tiene il possesso, il Palermo prova a fare male in ripartenza. Elia è un furetto, Di Mariano da sprazzi di gran classe e Brunori lotta come un leone. Dopo la pausa riparte e subito a grandi ritmi. Di Mariano, complice una deviazione di un difensore genoano, mette Brunori a tu per tu con Martinez. Il centravanti rosanero non sbaglia ed il Barbera esplode.
Un Genoa da serie A non si arrende
I liguri fanno subito due cambi e cominciano a pressare la retroguardia rosanero, che non sbaglia niente. Pigliacelli appare insuperabile, Brunori salva sulla linea a 100 metri di distanza dalla sua zona del campo. Il Palermo cerca di colpire con le ripartenza, ma Martinez chiude la porta con bravura.
Blessin prova il tutto e per tutto e butta in campo 5 attaccanti. La squadra di Corini inevitabilmente si abbassa e soffre la pressione, ma con ordine riesce ad uscire indenne dalle sortite rossoblu. Fino ad un minuto dalla fine dei sei interminabili minuti di recupero. Palla sporca in area e il Barbera viene gelato è 1 a 1. Anzi no la bandierina è alzata, è fuorigioco il var lo conferma e si può festeggiare una grande impresa. La corazzata Genoa, costruita per tornare immediatamente in serie A, è stata affondata.
In sette giorni si è passati dalla delusione del Granillo di Reggio Calabria alla gioia sfrenata per aver abbattuto Golia. La forma di questo Palermo rivoluzionato ancora non si intravede. Segre, Stulac, Saric e Di Mariano non sono ancora ben inseriti, ma i numeri ci sono, ma teniamoci il buon risultato e una piazza che nonostante le due sconfitte consecutive ha dimostrato di essere davvero il dodicesimo uomo in campo, una piazza da Serie A.