Operaio muore cadendo da impalcatura in via Libertà

Redazione
da Redazione
3 Minuti di lettura

Un operaio specializzato di 67 anni, Michele Pisciotta, ha perso la vita nel pomeriggio, a Palermo, precipitando da un’impalcatura in via Libertà, 81. L’uomo, falegname che si era recato in un cantiere per un sopralluogo, è morto per le ferite riportate in seguito alla caduta dall’impalcatura di un palazzo di via Libertà. Sul posto sono intervenuti gli agenti di polizia e i sanitari del 118 che hanno cercato di rianimare l’uomo, ma ogni tentativo è stato vano. Le indagini sono condotte dalla polizia e dai tecnici della Spresal che dovranno ricostruire quanto successo.

Pubblicità

La Fillea Cgil Palermo esprime cordoglio e vicinanza alla famiglia della vittima. “Ancora una volta – denuncia il segretario del sindacato Piero Ceraulo – queste dinamiche si verificano in assenza di controlli, soprattutto nei cantieri privati. Il lavoratore è caduto da un’impalcatura a un’altezza relativamente bassa. Ma il tema è: perché a 67 anni si continua a lavorare rischiando incidenti mortali? E’ purtroppo una strage annunciata. E sicuramente gli interventi recenti del governo sulle pensioni tanto agognate dagli edili sono sempre più lontani”. “Nonostante sia stata confermata l’Ape sociale, per noi i 41 anni di contributi e i 62 anni di età non sono sufficienti per dare risposte agli edili palermitani e siciliani, in una realtà in cui la media dei contributi da noi, nel settore delle costruzioni, è di 27 anni.

Chiediamo come abbiamo sempre fatto maggiori controlli”. Dalle verifiche effettuate dalla Fillea Cgil Palermo nel sistema di Cassa edile ed Edil Cassa, il lavoratore non risulta censito e inquadrato come operaio edile. “Va verificata in che tipo di azienda lavorava, se un’azienda edile o del legno – aggiunge Ceraulo – Se era un falegname dovrebbe aver applicato il contratto del legno presso un’azienda”.

“Si muore ancora di lavoro ed è inaccettabile. Esprimiamo la nostra vicinanza alla famiglia dell’operaio scomparso nell’attesa di capire le cause di questa tragedia”. Così Luisella Lionti, segretaria della Uil Sicilia e Palermo, sulla morte di Michele Pisciotta, il falegname impegnato nella ristrutturazione di un appartamento di via Libertà. La Uil Sicilia ribadisce la necessità di aumentare il numero degli ispettori e controlli nei cantieri, fare maggiore prevenzione e più formazione.

Condividi Articolo
Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.