Un operaio in servizio al corpo forestale siciliano, Benedetto Falletta di 55 anni è rimasto ferito su Monte Gulino nel territorio di Misilmeri in provincia di Palermo. L’uomo stava ripulendo un terreno demaniale con un decespugliatore. Ha perso il controllo dello strumento ed è caduto procurandosi diverse gravi lesioni. Per portarlo in ospedale, vista la zona impervia nella quale stava lavorando è stato necessario un intervento congiunto tra sanitari del 118 e forestali.
In un primo momento era stato chiesto l’intervento dell’elisoccorso sul posto, ma purtroppo l’elicottero non è riuscito ad atterrare. La zona era troppo impervia per consentire l’atterraggio in sicurezza. Così il mezzo del 118 ha fatto rotta al campo sportivo. Qui ad attendere il medico e l’infermiere un’ambulanza che ha portato i sanitari fin sotto il monte. L’ultimo tratto per raggiungere il ferito è stato coperto con un mezzo della forestale.
Benedetto Falletta, una volta raggiunto dai soccorritori, è stato imbracato e portato giù in ambulanza fino al campo sportivo di Misilmeri, da cui è decollato l’elicottero del 118 alla volta dell’Ospedale Civico di Palermo. L’uomo è arrivato al pronto soccorso dell’ospedale Civico in condizioni critiche, si sospetta una frattura alle vertebre. Nelle prossime ore i sanitari dell’ospedale civico decideranno come intervenire.
“Ancora una volta, purtroppo, siamo costretti a commentare l’ennesimo incidente sul lavoro a danno, questa volta, di un operaio forestale. In attesa di capire le dinamiche e le eventuali responsabilità, vogliamo innanzitutto esprimere la nostra solidarietà al lavoratore ed alla sua famiglia, mettendoci a disposizione, qualora servisse, per aiutare ad affrontare questo difficile momento.” Così Dario Fazzese, Franco Nuccio e Giuseppe La Bua, rispettivamente segretari generali di Flai Cgil Palermo, Fai Cisl Palermo Trapani e Uila Uil Palermo sull’incidente a un operaio della forestale a Misilmeri . “Sopratutto in un settore come quello forestale dove si utilizzano mezzi potenzialmente pericolosi e si opera in zone di difficile raggiungimento, come dimostrano le difficoltà avute dai soccorritori – aggiungono i sindacalisti – diventa fondamentale rispettare le norme di sicurezza, investire molto sulla formazione e mantenere vivo un confronto serrato che serva a mettere in campo ogni strumento di prevenzione possibile. In tal senso, abbiamo voluto scrivere alla direzione dell’Ufficio servizi territoriali che gestisce le attività di questi lavoratori, non per puntare il dito, quanto per chiedere di condividere una strategia comune che riduca al minimo rischi di questo tipo”.