Lo sfregio alla bellezza di Scala dei Turchi

Redazione
da Redazione
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A causa di un atto di vandalismo uno dei luoghi più belli e suggestivi della Sicilia è stato protagonista di una triste vicenda nella giornata di ieri. La scogliera di Scala dei Turchi, candidata come patrimonio Unesco, è stata infatti imbrattata da ignoti con polvere da intonaco di colore rosso, una sostanza usata per verniciare esterni.

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A seguito della segnalazione si sono recati sul posto i carabinieri della stazione di Realmonte e quelli della compagnia di Agrigentoche hanno immediatamente provveduto ad avviare le indagini sull’accaduto.

I militari dell’Arma, infatti, hanno disposto l’analisi delle immagini acquisite dal sistema di videosorveglianza e dei prodotti utilizzati dai vandali in modo da risalire alla vendita e identificarecosì gli autori dello scempio.

Il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio ha aperto un’inchiesta: il reato ipotizzato a carico di ignoti è di danneggiamento di beni avente valore paesaggistico.

Proprio perché il promontorio è tutelato da un vincolo paesaggistico è giunta sul luogo anche la Soprintendenza dei beni culturali di Agrigento per un sopralluogo. I tecnici della Soprintendenza hanno stabilito che per imbrattare la marna è stata utilizzata polvere di ossido di ferro, un materiale che si colora di rosso a contatto con l’acqua e che dovrebbe essere eliminato facilmente. Questa circostanza potrebbe avvalorare l’ipotesi di un gesto dimostrativo, più che la volontà di deturpare irrimediabilmente uno dei tesori naturalistici della Sicilia, per accendere nuovamente l’attenzione su una vicenda controversa.

La Scala dei Turchi è infatti da lungo tempo al centro di un contenzioso giudiziario che aveva portato anche al sequestro del sito da parte della magistratura, tra il Comune di Realmonte e il proprietario di alcune particelle catastali, Ferdinando Sciabbarrà.

Quest’ultimo di recente si è dichiarato disposto anche a cedere il bene a condizione che diventi una riserva naturale. A questo punto l’ipotesi più accreditata è che la Scala dei Turchi venga acquisita definitivamente e interamente al patrimonio della Regione “impegnata da qualche anno assieme ad altre istituzioni – come sottolinea il presidente Nello Musumeci -, nella tutela e nella salvaguardia dell’integrità di questo meraviglioso angolo della Sicilia”.

Il sito è stato ora in parte ripulito ma rimane la gravità del gesto compiuto su un bene paesaggistico di rara bellezza che da sempre rappresenta uno dei luoghi simbolo della Sicilia, evocato anche da Andrea Camilleri in suoi diversi romanzi.

Il presidente della Regione Nello Musumeci e l’assessore ai Beni Culturali e ha definito la vicenda come “un atto di vandalismo vigliacco” e auspicano che i responsabili di questa “ferita al paesaggio e alla bellezza della Sicilia” vengano identificati e puniti al più presto.

Intanto già da ieri decine di volontari sono accorsi per ripulire la Scala dei Turchi “è una bella pagina della ‘meglio gioventù’ siciliana”. Lo ha detto il procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio, commentando l’opera di decine di volontari che già ieri si sono dati un gran da fare, “armati” di scope e stracci, per rimuovere la polvere di ossido di ferro utilizzata per imbrattare di rosso la scogliera di marna bianca.

La Procura di Agrigento ha aperto a carico di ignoti un fascicolo per danneggiamento di beni avente valore paesaggistico, delegando l’attivita’ investigativa ai carabinieri della compagnia di Agrigento che sono coordinati dal maggiore Marco La Rovere. Nelle prossime ore verranno eseguiti gli esami sul materiale repertato e sequestrato, ma andranno avanti anche le verifiche sulle rivendite del materiale utilizzato dai vandali per sfregiare il sito.

 

Alessandra Caccavo – Palermo Post

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