I click day che tanti problemi hanno causato a centinaia di migliaia di cittadini e imprese, ha mietuto vittime anche tra i tifosi di calcio. Si sa Palermo è una piazza calda, che a fame di calcio, relegata in lega pro da scellerate gestioni e folli scelte politiche. Tante richieste per andare a vedere gli azzurri, almeno 10 volte la capienza del Renzo Barbera. C’era da aspettarsi che se annunci un giorno e un’ora precisa per accaparrarsi gli ultimi 5000 biglietti rimasti (ma non dovevano essere 9000 se la matematica non è un opinione?) si sarebbe riversata sul sito della figc una marea di gente e così è stato.
Abbiamo provato anche noi dalle 12.01 fino ad adesso 14.49, momento in cui tutto sembra collassato. Impossibile loggarsi, nonostante ci siano posti liberi, impossibile fare nuove registrazioni ed impossibile tanto meno acquistare un biglietto. Anche la FIGC vittima del click day, una scelta, non ce ne vogliano i vertici del calcio italiano, un po’ stupida, ma soprattutto assai discriminatoria per coloro che non hanno vie preferenziali a VivaTicket come le agenzie che ti chiedono un euro di prevendita, su una vendita che di pre non ha nulla.
Una brutta pagina quella di oggi, sarebbe stato più onesto vendere i biglietti come un tempo al botteghino, avremmo fatto le file dalla notte, ma chi si sarebbe piazzato lì per primo, di certo non si sarebbe visto scavalcare da qualcuno più furbo, più fortunato o più amico di VivaTicket. Viviamo in un paese che fatica a digitalizzarsi, tanto nella pubblica amministrazione, quanto nel mondo dello sport, sapendo che per ogni errore 404, 502 o 503 probabilmente c’è la delusione nel volto di un bambino che aveva proprio il desiderio di vedere i suoi eroi in maglia azzurra.
Alle 15.57 decidiamo di arrenderci, provare non ha più senso ha vinto come sempre l’Italia un po’ truffaldina e un po’ ignorante ….. digitalmente.
Lorenzo Asta – Palermo Post