Ha aperto i battenti il Sicilia Film Fest, con la proiezione del film fuori concorso “Un Cielo Stellato Sopra il Ghetto di Roma“, lunedì a Terrasini alla presenza dell’attore Domenico Fortunato e Martedì a Cefalù con la partecipazione straordinaria di Leo Gullotta, presidente di giuria.
Il film di Giulio Base, racconta la storia di Sofia e di un gruppo di ragazzi cristiani ed ebrei che insieme cominciano un’avventura tra passato e presente alla ricerca di una bambina scampata alla pulizia etnica del 1943 nel Ghetto di Roma. Sarà il teatro con la sua funzione catartica a restituire memoria e radici a chi le aveva smarrite nel tempo.
Nel film si affronta il difficile dialogo interreligioso tra ebrei e cristiani, con il linguaggio moderno dei giovani, che con smartphone e whatsapp, abbattono a poco a poco le diffidenze reciproche e i pregiudizi. Un cast con tanti ragazzi al debutto, guidati con sapienza da un regista esperto e da attori del calibro di Domenico Fortunato magistrale nel ruolo di Volterra, saggio studioso ebreo e custode di una memoria da tramandare.
La pellicola di Base, arriva diretta alle nuove generazioni, con un messaggio di inclusione, dialogo e integrazione, ma anche mettendoli a conoscenza di uno dei più drammatici fatti della seconda guerra mondiale. Uno di quegli eventi, che per troppo tempo é stato celato sotto il tappeto. Il Sabato Nero degli ebrei di Roma il 16 Ottobre del 1943, con il rastrellamento di 1659 persone di cui solo 16 sopravvissero.
È lo stesso Domenico Fortunato dal palco di Terrasini a ricordarci l’importanza pedagogica di film come “Un cielo stellato sopra il ghetto di Roma”, l’emozione di poterlo girare e il piacere di farlo insieme a ragazze e ragazzi per lo più al debutto sul grande schermo.
Leo Gullotta al Sicilia Film Fest
A Cefalù, nella suggestiva location del molo vecchio, la proiezione é stata anticipata dalla visione del corto “Solitude” di Fabio Grossi, una piccola perla poetica e onirica nella cui dimensione s’incontrano due anime il cui destino reale probabilmente resterà la solitudine.
Protagonista della serata il presidente della giuria Leo Gullotta, che incantato dallo splendido scenario si rivolge a chi guarda incuriosito da un balcone, dalla spiaggetta adiacente, dai tavoli di un ristorante, invitandoli ad andare al cinema, a leggere, ad ascoltare musica. A crescere con l’arte insomma, a guardare al mondo con curiosità e al prossimo con affetto. Un saluto meraviglioso quello dell’attore siciliano che ammaliato dalla luna invita il pubblico ad alzare il naso dagli smartphone e percorrere con la mente quel filo che lega il cinema alla suggestione dei luoghi.
Oggi sempre dal molo di Cefalù il primo film in concorso “Il mio corpo vi seppellirà” di Giovanni la Parola.
Simone Di Trapani Palermo Post