“Io invece sono scivolata via e continuo a scivolare anche adesso, dentro queste righe che vogliono darmi una storia mentre in effetti non sono niente, niente di mio, niente che sia davvero cominciato o sia davvero arrivato a compimento. Solo un garbuglio che nessuno, nemmeno chi in questo momento sta scrivendo, sa se contiene il filo giusto di un racconto o è soltanto un dolore arruffato, senza redenzione.”
La vita bugiarda degli adulti. Tra le pagine di questo romanzo Elena Ferrante con la sua scrittura coinvolgente, impetuosa e strafottente, ci racconta la storia di Giovanna e della sua famiglia. Fatta di bugie e finto perbenismo. A fare da sfondo troviamo una Napoli divisa tra la borghesia del Rione Alto, in cima a San Giacomo dei Capri, e la Zona industriale, piena di palazzine squallide, muri stinti, baracche e baracchini. Quella zona color terra bruciata.
Giovanna è nel pieno della sua adolescenza. Ha solo dodici anni quando origliando una conversazione tra i genitori scopre che il padre la definisce molto brutta. Ma lui non usa queste precise parole, forse le sue fanno ancora più male: sta facendo la faccia di Vittoria. Vittoria, quella zia che lei conosce poco o niente, la sorella del padre. Quella donna nella quale combaciavano alla perfezione la bruttezza e la malvagità. Nella vita di Giovanna, la zia è solo uno spauracchio dell’infanzia, una sagoma secca e spiritata, una figura arruffata in agguato negli angoli della casa.
Ma di quante bugie si riempie la vita degli adulti?
Così, la vita di Giovanna inizia a riempirsi di domande a cui nessuno sembra dargli una giusta risposta. Lei è davvero così brutta? Somiglia veramente a quella zia tanto malvagia? Lei questo non lo sa. Perché la faccia di Vittoria è stata cancellata anche dalle fotografie. Ed è per questo che il desiderio di conoscerla, cresce sempre di più dentro di lei.
Pagina dopo pagina, accompagniamo Giovanna alla scoperta della sua nuova vita. Nuova vita, perché conoscendo la zia Vittoria lei scopre anche un mondo che fino a quel momento le era sconosciuto. Scenderà dal piedistallo su cui è stata cresciuta, e scoprirà quella Napoli bassa che a lei sembrava così lontana. Scoprirà il dialetto, la povertà, l’amore, il sesso, ma soprattutto le bugie.
La vita di Giovanna subirà uno strappo. Tutte le certezze che l’avevano accompagnata nella sua infanzia crolleranno. E sarà costretta a fare i conti con la verità. Una verità scomoda che porterà Giovanna a farsi una promessa. Lei diventerà adulta come a nessuna era mai successo.
La vita bugiarda degli adulti, un romanzo che riesce a catturare l’attenzione del lettore senza farlo mai staccare dalle pagine. Una storia di crescita, di scoperte e di bugie. La Ferrante anche questa volta riesce a descrivere i personaggi trasmettono al lettore ogni emozione, facendoceli amare e odiare allo stesso tempo. Riesce a raccontarci quel dolore arruffato, che contiene il filo giusto del racconto.
Dal romanzo è stata tratta la serie tv che presto vedremo sulla piattaforma streaming. E magari chissà, dopo la serie questo romanzo potrebbe diventare solo il primo capitolo di una nuova saga.
Francesca Pignataro