Tragico incidente sul lavoro a Palermo. Un operaio di sessantuno anni è morto questa sera in ospedale dove era giunto, in condizioni che non apparivano drammatiche, a causa di un grave infortunio all’interno del cantiere navale di Palermo.
Angelo Salamone, dipendente di una ditta dell’indotto, la Doro Maris, sarebbe rimasto schiacciato da una lastra in lamiera, forse il basamento di una attrezzatura utilizzata per le riparazioni navali. L’azienda per la quale lavorava la vittima si occupa proprio di riparazioni navali.
L’operaio è stato subito soccorso dal personale in servizio al cantiere navale prima che arrivasse l’ambulanza del 118 che lo ha poi trasportato in ospedale. Inizialmente, spiegano dalla ditta, le condizioni non sembravano così drammatiche. Angelo Salamone parlava ed era rimasto sempre vigile durante i soccorsi. Ma non appena è arrivato in ospedale ha avuto un arresto cardiaco, i medici hanno tentato di rianimarlo, ma non c’è stato niente da fare.
Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia di stato che indagano sulle cause dell’incidente nel quale ha persona la vita Angelo Salamone. Appena pochi giorni fa, in un cantiere edile in centro a Palermo, era tragicamente morto un falegname di sessantasette anni precipitato da una impalcatura in un cantiere.
Dopo la morte dell’operaio 61enne sono state proclamate 8 ore di sciopero da FIM, FIOM e UILM in tutti i cantieri navali italiani. “Continuiamo ad assistere ad una tragedia senza fine” scrivono in una nota delle segreterie territoriali dei sindacati fiom, fim, uilm, uglm e failms “Un altro morto del dovere che non tornerà a casa dal suo turno di lavoro. Non vorremmo mai apprendere notizie del genere. Purtroppo constatiamo che si continua a morire nei luoghi di lavoro e questo è inaccettabile”.