Importazione abusiva dalla Tunisia: sequestro della GdF

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da Redazione
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Importazione abusiva dalla Tunisia di specie protette, scatta immediatamente, al porto di Palermo, il sequestro da parte della Guardia di Finanza.

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I Finanzieri del 1° Nucleo Operativo Metropolitano di Palermo ed i funzionari dell’Ufficio delle Dogane, nel corso di controlli svolti nell’area “Extra – Schengen” in concomitanza allo sbarco dei mezzi e dei passeggeri della nave “MAJESTIC”, proveniente da Tunisi, hanno sequestrato un esemplare di “Testudo Graeca” introdotta nel territorio dello Stato in violazione della normativa a tutela delle specie animali e vegetali a rischio di estinzione.

In particolare, nel corso dei controlli di frontiera, la Squadra “CITES” delle Fiamme Gialle, unitamente ai funzionari doganali, rinveniva la presenza di una tartaruga, appartenente alla specie “testudo graeca”, all’interno di un’autovettura condotta da una cittadina tunisina. Il suddetto esemplare vivo di testuggine, protetto dalla Convenzione di Washington del 1973, era sprovvisto della documentazione prescritta dalla citata Convenzione.

È quindi scattato l’immediato sequestro preventivo dell’esemplare, vittima di importazione abusiva, il quale veniva successivamente affidato alle cure della riserva naturale di Bosco Ficuzza; la responsabile, invece, veniva deferita alla Procura della Repubblica di Palermo per il reato di tentata importazione di specie protette (previsto e punito dall’art. 1, comma 1, della Legge n. 150 del 1992). L’attività di servizio si inquadra nell’ambito del dispositivo di contrasto ai traffici illeciti posto in essere nel locale scalo portuale dalla Guardia di Finanza in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e Monopoli, dal 2017 esteso alla tutela delle specie animali e vegetali in via di estinzione a salvaguardia della biodiversità, in attuazione della Convenzione C.I.T.E.S., risalente all’accordo stipulato a Washington nel 1973 per regolamentare il commercio internazionale di numerose specie la cui esistenza è messa a rischio dall’indiscriminato prelievo in natura per fini commerciali.

Redazione – Palermo Post

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