La prima partita ufficiale si apre con in pareggio nei novanta minuti, un supplementare al cardio palma condizionato dal pessimo arbitraggio di Marinelli ed un Palermo con Lucioni in cattedra convincente, che ha giocato, senza subire troppo, il suo calcio contro un avversario di categoria superiore. Certo è presto per fare bilanci o analisi complete, però dalle prima indicazioni di ieri possono venire spunti per migliorare la rosa, con un mercato ancora aperto, e le prime certezze della stagione.
Le certezze
Partiamo da quanto di buono si è visto ieri: Lucioni su tutti, un gladiatore, assoluto padrone dell’aria di rigore, ha fermato uno degli attaccanti italiani più esperti e bravi, bravo di testa, sempre sull’anticipo e quanta grinta. Con tutto l’affetto per Brunori, l’atteggiamento di Lucioni è stato da capitano. Il centrocampo a 3 con Stulac a dettare i tempi e Gomes e Vasic sulla mezzala, funziona. Sia in fase di non possesso, che in fase di costruzione. Vasic è giovane, deve crescere, ma ha i numeri del campione in erba. Gomes mezzala è tutt’altro giocatore, anche lui con grandi margini di crescita. Stulac alla regia sa far girare la squadra. La catena di sinistra fin quando c’è stato Di Mariano ha funzionato benissimo, anche con un Ceccaroni fuori ruolo, non vediamo l’ora di vederlo al fianco di Lucioni. Brunori e Soleri sono due certezze, sia con il modulo ad una punta che a due. Guai a pensare di far partire l’attaccante romano, la sua professione è entrare e toglierci dai guai e in un calcio fatto da 16 titolari, con le 5 sostituzioni, il suo apporto diventa essenziale.
Da Rivedere
Pigliacelli si è confermato un portiere di valore, parando il suo primo rigore in rosanero e disputando 90 minuti davvero all’altezza, se non ci fossero stati i supplementari sarebbe stata una partita da incorniciare. Ma il portiere romano, purtroppo è croce e delizia. Ha dei momenti di buio, soprattutto sulle palle alte, che non è riuscito a colmare. Ci serve una certezza tra i pali se vogliamo ambire alla serie A. Mancuso si muove bene, ma ieri ha mostrato di avere poca freddezza in aria di rigore, meglio in rifinitura. Al modulo a due punte andrebbe data una possibilità. Insigne in ombra, certo giocare in una parte del campo dove non arrivavano palloni giocabili non deve essere stato facile.
Difesa disastrosa, Lucioni a Parte
La difesa vista ieri non può che essere considerata un cantiere a cui mancano tasselli. Fatta eccezione per Lucioni, nessuno degli altri ha convinto, tutti troppo lenti, tutti troppo molli, ma alcuni proprio non sono adatti a giocare a questi livelli. Mateju, può anche essere il pupillo dell’allenatore, ma non è un giocatore da serie B, va ceduto. Naturalmente nel giudizio, così netto, oltre alla pessima prestazione di ieri ci mettiamo anche una trentina di prestazioni scandalose nella scorsa stagione. Sempre presente e sempre titolare è semplicemente imbarazzante. La catena di destra con lui è stata l’anello debole, dove Azzi e non Messi, ha fatto ciò che voleva. Siamo convinti che la prestazione opaca di Insigne è dovuta anche al fatto che su quella fascia non c’era propulsione e da quella fascia non arrivavano palloni giocabili. Marconi lotta, ma non ce la fa. Non capiamo perché nella gerarchia di Corini Graves non meriti una possibilità, ma siamo certi che il buon Marconi non può fare il titolare. Stesso discorso per Valente, con il suo ingresso a sinistra c’è stata una netta involuzione, troppe palle sbagliate, troppi cross buttati in area di rigore a casaccio. Inguardabile Saric, un altro calciatore che andrebbe messo sul mercato.
Intervenire sul mercato
A cinque giorni dall’inizio del campionato si deve assolutamente completare la squadra intervenendo sul mercato con giocatori di qualità. Senza il Palermo non sarà in condizione di vincere il campionato. Non serve un terzino, ma ne servono due, Mateju va messo ai margini, anche contro la volontà dell’allenatore. Serve un Terzino Sinistro in grado di fare da pendolino con Di mariano e un Terzino Destro che possa duettare con Insegne e Vasic. Ma dal mercato devono arrivare almeno due calciatori in grado di entrare e dare ossigeno, senza abbassare il tasso tecnico, a centrocampo. A parte Segre nessuno dei calciatori in rosa è in grado di farlo.
Insomma questo Palermo può andare lontano, anche perché per la prima volta con Corini in panchina ieri si sono viste trame di gioco, costruzione ed iniziativa, anche con un avversario tecnicamente più attrezzato. Serve però completare la rosa, farlo in fretta andandosi a prendere il meglio che il mercato offra, prima della sfida con il Bari.