Furti nei cimiteri di Palermo, di vasi di ottone

Redazione
da Redazione
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La maggior parte delle sepolture vengono visitate tre, quattro giorni l’anno e non può mancare il giorno di ogni Santi, segnato quest’anno dai furti nei cimiteri. Dalle prime ore del mattino i cimiteri palermitani si sono riempiti di fiori e migliaia di persone accorse per onorare e ricordare i cari scomparsi.

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I parenti si sono accorti dei furti nei cimiteri oggi recandosi a far visita alle sepolture dei propri cari per ripulire e mettere a lucido le coperture in marmo delle tombe, ma in tanti hanno avuto la sgradita sorpresa di trovarli privati dei calici in ottone dove ripongono i fiori.

“Passi, quando si tratta di sporadiche segnalazioni, ma in questi giorni stanno diventando davvero tante. E molti parenti non si sono ancora recati al cimitero ” denuncia Lillo Vizzini, presidente di Federconsumatori Palermo. “Sembrerebbe che durante questi mesi, quando a causa dell’estate le visite alle sepolture dei parenti si sono rarefatte, i predatori di metalli abbiamo fatto razzie dei portafiori di ottone presso il cimitero di Sant’Orsola. Invitiamo i cittadini che hanno trovato o trovano la tomba depredata di segnalarlo con tempestività presso gli uffici della direzione del cimitero. Contestualmente invitiamo l’Ente Camposanto S. Spirito ad effettuare una ricognizione per fare il punto sulla entita’ dei furti ” conclude Vizzini di Federconsumatori.

Un furto orribile in un luogo che dalla notte dei tempi ha una sacralità rispettata persino dagli eserciti che conquistavano territori, ma a Palermo per qualche miserabile non meritano rispetto neanche i defunti.

Redazione – Palermo Post

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