Palermo: evaso dal carcere minorile catturato allâl’alba
Catturato l’evaso dall’ospedale Villa Sofia
Dopo un’intensa caccia all’uomo, le forze dell’ordine hanno catturato il detenuto evaso dall’ospedale Villa Sofia di Palermo. L’operazione, che ha visto il coordinamento tra Polizia Penitenziaria, Polizia di Stato, Carabinieri e persino guardie giurate, si è conclusa con successo alle prime luci dell’alba. Il fuggitivo è stato rintracciato nei pressi della stazione di San Lorenzo e immediatamente riportato al carcere minorile di via Cilea, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Secondo Gioacchino Veneziano e Domenico Ballotta, segretari generali di UILPA Polizia Penitenziaria e Federazione Nazionale Sicurezza CISL Sicilia, l’operazione ha dimostrato l’efficacia della collaborazione tra le forze dell’ordine, ma ha anche evidenziato le gravi lacune del sistema penitenziario in materia di sicurezza durante il trasferimento dei detenuti.
I rischi del trasporto detenuti negli ospedali
L’evasione dall’ospedale Villa Sofia riporta al centro del dibattito la sicurezza nelle strutture sanitarie che ospitano detenuti. Secondo i sindacati, uno dei momenti più critici per la sicurezza è proprio il trasporto dei carcerati presso le strutture ospedaliere. L’assenza di locali idonei all’interno degli ospedali e la carenza di personale mettono a rischio sia gli agenti di Polizia Penitenziaria che la comunità .
UILPA e FNS CISL sollecitano un intervento immediato affinché in tutti gli ospedali siano predisposti locali sicuri per la gestione dei detenuti. Questo ridurrebbe il rischio di fughe e garantirebbe migliori condizioni di lavoro per gli agenti.
La richiesta di più risorse per la sicurezza penitenziaria
I rappresentanti sindacali sottolineano l’importanza di un dialogo tra amministrazione penitenziaria, autorità politiche regionali e sanità pubblica per risolvere definitivamente il problema. Tra le richieste avanzate:
Più personale di Polizia Penitenziaria per garantire la sorveglianza h24 nei casi di ricovero.
Strutture adeguate all’interno degli ospedali per evitare contatti pericolosi con l’esterno.
Un protocollo di sicurezza chiaro per il trasporto dei detenuti in ospedale.
L’evasione da Villa Sofia dimostra quanto sia urgente migliorare la gestione della sicurezza penitenziaria in Sicilia, evitando che episodi simili possano ripetersi.
Questo evento rappresenta un campanello d’allarme per il sistema penitenziario italiano. Mentre l’operazione congiunta ha permesso una rapida cattura del fuggitivo, resta aperta la questione della sicurezza nei trasferimenti ospedalieri, un problema che richiede risposte concrete e immediate.