Nelle ultime settimane la città di Palermo sembra essere stata abbandonata a sé stessa. l’aumento dei rifiuti per strada – abbandonati molto spesso in maniera piuttosto incivile dai cittadini – è ormai palese. In alcune zone però la situazione sta diventando più che preoccupante.
Corso Pisani, a pochi passi dal centralissimo Corso Calatafimi – una delle principali arterie stradali palermitane – sembra ormai essere al collasso. Camminando per qualche metro, non si possono non notare le enormi cinte di rifiuti abbandonate nel manto stradale e nei marciapiedi. Sempre in quei marciapiedi ci giocano ancora i bambini della zona, con il rischio che qualche ratto, che alberga sicuro fra i molti sacchetti possa morderli.
La situazione è al limite dell’irreale, con i cittadini costretti a camminare in mezzo alla strada. “Siamo abbandonati a noi stessi – racconta a Palermo Post un’anziana abitante del quartiere – non possiamo più continuare avanti in questa maniera. Ormai da settimane la nostra zona è ridotta a discarica a cielo aperto. Fa ancora più rabbia questa condizione, alla luce delle ultime notizie di cronaca, con i 101 furbetti del cartellino che invece di ripulire le nostre strade se la spassavano in giro chissà dove. Non è una situazione facile – conclude la donna, sconsolata – vedere i nostri figli e nipoti giocare con i monopattini e con i palloni vicino alla spazzatura ti spezza il cuore in mille pezzi”.
La donna, purtroppo non è l’unica a lamentarsi con noi. Dopo pochi istanti veniamo raggiunti da un ragazzo, un liceale, che stava facendo ritorno a casa. “E’ incredibile ciò che sta succedendo – comincia affranto il giovane Luca -. Ieri pomeriggio, tornando da scuola ho visto diversi ratti, di notevoli dimensioni aggirarsi attorno i molti cumuli di rifiuti. Pensa soltanto se uno di questi ratti mi avesse morso mentre tornavo a casa, i danni che mi avrebbe arrecato, e perchè? Per quale motivo la nostra zona non deve essere pulita come la scintillante via Libertà o davanti Piazza Verdi? Anche i miei genitori la pagano la tari e meritiamo questo servizio”.