Una sentenza che farà discutere parecchio quella del gup del tribunale di Termini Imerese (Palermo) Claudio Emanuele Bencivinni, che ha condannato a 4 anni e 8 mesi Piero Chiara imputato con l’accusa di avere assassinato con un pugno, durante una lite per un posteggio, il 52enne Salvatore Terrasi. Il giudice ha infatti negato che l’aggravante dei futili motivi.
Il delitto risale esattamente a tre anni fa, al 15 settembre del 2018: avvenne a Campofelice di Roccella (Palermo) davanti a un bar. L’assassino, condannato per omicidio preterintenzionale, é Piero Chiara; la vittima fu Salvatore Terrasi, che era di Caccamo (Palermo).
I due litigarono perché si contendevano lo stesso posto auto nei pressi del lungomare. Il giudice, accogliendo in parte le tesi dell’avvocato Salvatore Sansone, ha escluso l’aggravante dei futili motivi e ha concesso le attenuanti generiche all’imputato. Una sentenza che farà discutere perché arrivare ad un aspro litigio, foriero di morte, per un posteggio “rubato” pare davvero un futile motivo.
I familiari della vittima saranno risarciti in sede civile: li assiste l’avvocato Salvatore Pirrone. Piero Chiara, che oggi ha 23 anni, era in auto con la fidanzata. Terrasi, secondo la sua versione, arrivò con la moto e gli avrebbe soffiato il posto in cui stava per parcheggiare: da qui nacque una discussione che sfociò nella lite e nella morte.
Redazione Palermo Post