Il cantautore Alessandro Mannarino, il vignettista Mauro Biani e i fondatori dell'”Uno maggio Libero e Pensante” di Taranto. Sono queste le tre differenti realtà artistiche che riceveranno il premio Peppino Impastato “Musica e Cultura”, giunto quest’anno alla XIII edizione. Il premio verrà consegnato l’8 maggio, alle 21, al Cine Alba di Cinisi nel corso delle iniziative in ricordo del militante di Dp, che le sue denunce contro le attività di Cosa Nostra, fu assassinato il 9 maggio 1978.
La serata, in cui tra gli altri riceverà il premio Alessandro Mannarino, sarà moderata da Martina Martorano, conduttrice radio e tv e consulente musicale. Menzione speciale sarà inoltre assegnata a Giampiero Mazzone, cantautore, che riceve la targa “Nel cuore dei coralli”, per l’impegno artistico e antimafia. Il riconoscimento, che fino all’anno scorso si intitolava “Musica e Cultura”, da quest’anno cambia denominazione per legarsi ancor più all’eredità ideologica e culturale lasciata dal giornalista. Un’eredità conservata e tramandata dalla famiglia di Peppino e dai suoi compagni nell’attività di “Musica e cultura” e di Radio Aut.
Il premio è quindi un riconoscimento agli artisti che caratterizzano il loro percorso creativo con una forte componente di impegno sociale e di contrasto alla cultura mafiosa e fascista, con l’obiettivo di promuovere una riflessione sul rapporto fra Arte e impegno sociale nel ricordo di Peppino “Il quarantacinquesimo anniversario del 9 Maggio 1978 – spiega Salvo Ruvolo, presidente dell’Associazione Musica e Cultura e cofondatore del premio organizzato insieme a Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato – arriva in un momento storico, politico e sociale estremamente complesso, che impone una riflessione alla quale non ci sottraiamo: il perdurare della guerra in Ucraina, l’emergenza ecologica, la riemersione di idee fasciste e razziste mettono in crisi ciò che credevamo consolidato e sicuro. L’idea che sta al centro del premio è la presa d’atto che la poesia, la musica e tutto ciò a cui ci riferiamo quando usiamo il termine bellezza sono il mezzo imprescindibile per tornare ad immaginare la salvezza e il progresso per l’umanità del futuro”.