Blitz allo Sperone in 34 percepivano il RdC

Redazione
da Redazione
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34 dei 57 arrestati durante il blitz allo sperone  erano pusher, ma con il reddito di cittadinanza.

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Dei 57 arrestati nell’operazione antidroga ‘Nemesi‘ dei carabinieri della Compagnia di Palermo San Lorenzo 34 percepivano il reddito di cittadinanza. È quanto emerge dalle indagini che hanno smantellato una fiorente organizzazione dedita al traffico di droga nel quartiere Sperone.

Interi nuclei famigliari erano dediti allo spaccio e nell’attività illecita erano coinvolti anche minorenni. Il volume d’affari stimato dagli investigatori dell’Arma è di oltre 1,5 milioni di euro, ma nonostante questo molti componenti dell’organizzazione percepivano il reddito di cittadinanza, una misura nata per aiutare i più bisognosi, ma che troppo spesso è finita nelle mani di veri e propri malavitosi, come i pusher coinvolti nel blitz allo sperone.

Le accuse sono associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e spaccio di sostanze stupefacenti.

“Ora vengano i ministri allo Sperone, ma non in auto blu, girino su una vettura qualunque e si rendano davvero conto della realtà e di ciò che serve. È finito il tempo delle chiacchiere e anche quello degli striscioni, delle parole valide fino alla prossima retata… Gli insegnanti, il mondo della scuola, le forze dell’ordine non sono carne da macello”. È l’appello – affidato all’AGI – di Antonella Di Bartolo, da nove anni combattiva preside dell’Istituto comprensivo ‘Sperone-Pertini’, una vera e propria cittadella composta da sette plessi e 1.300 alunni, dalla scuola materna alla media. Molti tra gli arrestati si erano seduti proprio tra i banchi di quella scuola di frontiera.

Redazione – Palermo Post

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