Si ferma a Genova la serie positiva degli uomini di Corini che non perdevano dalla sfida al Barbera contro il Venezia. Oggi davanti a 1700 tifosi rosanero giunti da Palermo e da tutto il nord Italia il Palermo non è riuscito a portare a casa il decimo risultato positivo, un pubblico commovente che prima e durante la partita non ha fatto mancare il proprio calore. Loro anche questa volta hanno vinto, dimostrando quanto vale la piazza palermitana.
In campo, la squadra di Gilardino è stata padrona per lunghi tratti della partita e al di là di piccoli errori arbitrali, oggi al Ferraris ha vinto la squadra più forte. Il Genoa senza la falsa partenza, vista la qualità della rosa, avrebbe probabilmente staccato anche il Frosinone. Una squadra costruita per vincere che fa della concretezza e della valorizzazione delle proprie individualità i suoi punti di forza. Con l’arrivo di Alberto Gilardino in panchina è arrivato anche il gioco e nonostante qualche passo falso questa squadra non ha rivali in serie B.
Eppure anche se la superiorità dei genoani è apparsa netta, il Palermo, anche oggi, ci ha fatto credere di poter portare a casa il risultato, dominando il finale di primo tempo e spingendo nella ripresa fino all’occasione d’oro sbagliata da Soleri sul finale. Ripensando alla partita rimane la sensazione che si sarebbe potuto raccontare una storia diversa, con un pizzico di fortuna in più, anche in casa dei più forti della serie B.
Qualche scelta sbagliata, Damiani, in evidente difficoltà, si poteva togliere prima e Mateju non è stato all’altezza di un Gudmundsson stellare, ma soprattutto la giornata nera di Marconi e Sala, disastrosi su tutti i fronti, hanno causato una sconfitta evitabile e fin troppo rotonda nel risultato.
A Genova, dunque, una sconfitta evitabile, ma essenzialmente frutto del merito di un’avversario che ha mostrato la sua superiorità. Archiviamola al più presto perché bisogna pensare alla sfida di sabato prossimo contro il Frosinone, una partita che vale doppio e che non si può sbagliare.