Nel 1921, tre anni dopo il termine della prima guerra mondiale, l’ultimo governo democratico, prima che si affermasse il fascismo, decise di onorare i soldati caduti (quasi tutti ignoti) attraverso il simbolo del milite ignoto.
Furono individuate undici salme di soldati senza nome e la scelta della salma fu affidata a Maria Bergamas, madre di uno dei volontari, anch’esso morto e disperso in guerra. La bara prescelta partì così in treno e passando di stazione in stazione venne onorata con un minuto di silenzio dalla popolazione.
Il 4 Novembre del 1921 fu tumulata la bara, che da sempre rappresenta l’ideale e il sacrificio dei soldati caduti, all’Altare della Patria.
Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, stamattina, nella giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate, ha conferito la cittadinanza onoraria della Città di Palermo al Milite Ignoto. La cerimonia si è svolta alla presenza del Prefetto Giuseppe Forlani, del comandante militare dell’esercito in Sicilia, il generale di divisione Maurizio Angelo Scardino e delle maggiori autorità civili e militari della Città, in piazza Vittorio Veneto presso il monumento dei caduti. Si è voluto rinnovare la memoria degli orrori del primo conflitto mondiale e del numero enorme dei corpi che rimase senza nome. E soprattutto:”Per non dimenticare quelle tristi pagine del nostro passato in apparenza lontane, rammentando che soltanto una memoria viva e attenta di quei conflitti può consolidare e rendere sempre più irrinunciabili politiche di pace, libertà, convivenza tra popoli, rispetto dei diritti umani e delle minoranze contro ogni egoismo e nazionalismo aggressivo”.
Marialessandra Cimò – Palermo Post