Vicari, il “Paese del Sole”: un Gioiello Nascosto nell’Entroterra Palermitano tra Storia, Cultura e Sapori Autentici
Vicari (PA), 2 Febbraio 2025 – Vicari, incastonato nell’entroterra palermitano, si rivela un tesoro nascosto della Sicilia più autentica. Lontano dai circuiti turistici di massa, questo affascinante borgo, conosciuto come il “Paese del Sole”, offre un’esperienza ricca di storia, cultura, tradizioni e sapori genuini. Un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, dove l’ospitalità è sacra e dove ogni vicolo, ogni pietra, racconta una storia secolare. Un viaggio a Vicari è un viaggio alla scoperta di una Sicilia inedita, un’immersione in un’atmosfera d’altri tempi e un’occasione per assaporare la vera essenza dell’isola.
Un Tuffo nel Passato: dalle Origini Bizantine al Castello Medievale
Le origini di Vicari si perdono nella notte dei tempi, probabilmente risalendo al periodo bizantino (VII-IX secolo). Secondo lo storico Tommaso Fazello, la fondazione del borgo e del suo castello è da attribuire ai Chiaramonte, potente famiglia nobiliare siciliana. Tuttavia, recenti scavi archeologici all’interno del castello hanno portato alla luce reperti che suggeriscono una presenza umana nell’area già in epoche precedenti, forse romana o addirittura preistorica. Un mistero che aggiunge fascino alla storia di Vicari e che testimonia la stratificazione di civiltà che hanno lasciato il loro segno su questo territorio.
Il Castello di Vicari: Testimone di Battaglie e Rifugio di Nobili
Dominando il borgo dall’alto di una rocca a circa 700 metri sul livello del mare, sorge il Castello di Vicari, conosciuto anche come Castello di Pizzo Sant’Angelo. Edificato probabilmente in epoca araba e poi fortificato dal Conte Ruggero nel 1077, il castello ha svolto un ruolo strategico nelle vicende storiche siciliane. Durante i Vespri Siciliani, ad esempio, divenne rifugio per Giovanni di San Remigio, prefetto del Val di Mazara. La sua struttura, articolata in due parti principali – la arx, la parte più alta e fortificata, e il ballium, un cortile fortificato – testimonia la sua funzione difensiva. Oggi, i resti delle mura merlate, la torre del mulino, la “porta fausa” e le antiche cisterne raccontano storie di battaglie, assedi e nobili casate.
Un Borgo Ricco di Storia e di Arte: la Chiesa Madre, la Cupola Araba e i Vicoli Medievali
Oltre al castello, Vicari vanta un patrimonio architettonico di grande interesse. La Chiesa Madre, dedicata a San Giorgio, custodisce pregevoli opere d’arte. Passeggiando per il centro storico, ci si immerge in un’atmosfera tipicamente medievale, tra vicoli stretti e pavimentati in pietra, case antiche e scorci suggestivi. Un elemento distintivo del borgo è la cupola araba, testimonianza della dominazione islamica e raro esempio di architettura islamica in questa parte della Sicilia. Un dettaglio che rende Vicari unica e che testimonia la fusione di culture che ha caratterizzato la storia dell’isola.
I Sapori di Vicari: Mandorle, Passavolanti e la Tradizione Gastronomica Siciliana
Vicari è rinomata per la produzione di mandorle, con oltre dieci varietà autoctone coltivate nel territorio circostante. Questo prezioso frutto è l’ingrediente principe di molte specialità dolciarie locali, tra cui i celebri “Passavolanti”. Questi deliziosi biscotti, a base di mandorle, zucchero, uova, farina e cannella, devono il loro nome a un curioso aneddoto del XVIII secolo. Si narra che furono creati dai monaci del convento di San Francesco in occasione delle nozze della principessa Bosco, che risiedeva nel castello. Per far fronte al numero inaspettatamente alto di invitati, i monaci prepararono questi biscotti da offrire agli ospiti “di passaggio”, da qui il nome “Passavolanti”. Ogni anno, la Sagra della Mandorla e del Passavolante celebra queste eccellenze locali, con degustazioni, musica e animazione. Un’occasione imperdibile per assaporare i sapori autentici di Vicari e per immergersi nelle sue tradizioni più genuine.
Tra Leggende e Curiosità: il Mistero del Nome e la Torre dell’Orologio
Il nome “Vicari” alimenta da sempre la curiosità degli abitanti e dei visitatori. Una leggenda locale vuole farlo derivare dal termine latino vicarius, ovvero “luogotenente” o “vicario”, riferendosi a un funzionario romano. Tuttavia, non esistono prove storiche a sostegno di questa teoria, lasciando l’origine del nome avvolta nel mistero. Un’altra curiosità riguarda la torre dell’orologio, situata nel centro del borgo. Risalente al XIX secolo, è dotata di un meccanismo ancora funzionante che scandisce il tempo per gli abitanti, rappresentando un simbolo della comunità e un legame con il passato.
Eventi, Feste e un Invito alla Scoperta: Vivere l’Autenticità di Vicari
Oltre alla Sagra della Mandorla e del Passavolante, Vicari offre un calendario ricco di eventi e manifestazioni, tra cui la Festa di San Giorgio, patrono del paese, celebrata il 23 aprile, e la Festa dell’Immacolata Concezione. Un invito a scoprire Vicari, dunque, non solo per la sua storia e i suoi monumenti, ma anche per la sua vivacità culturale e per l’ospitalità dei suoi abitanti. Un borgo che, pur rimanendo fuori dai grandi flussi turistici, ha saputo conservare la sua autenticità e offre un’esperienza unica a chi desidera immergersi nella Sicilia più vera e genuina. Un viaggio a Vicari è un viaggio nel tempo, un’occasione per riscoprire tradizioni secolari, sapori autentici e la bellezza di un borgo che ha ancora tanto da raccontare.