UniPa. Mostra fotografica dell’antropologa Rita Cedrini

Redazione
da Redazione
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Un viaggio fotografico per raccontare le fragilità ferite e i disagi sociali. É il fil rouge della mostra, costituita da quaranta fotografie 50×70 cm, a cura dell’antropologa Rita Cedrini che sarà inaugurata il 5 aprile, alle 18.30, all’università degli studi di Palermo, nella sala delle verifiche al complesso monumentale dello Steri. L’esposizione, ideata dalla scuola stabile di fotografia di Palermo, diretta da Antonio Saporito Renier resterà esposta dal 5 al 30 aprile 2023. E’ corredata da un catalogo edito da university press, stampato in 150 copie certificate e numerate contenente l’introduzione del rettore Massimo Midiri. “Le fotografie raccontano, attraverso la forza del bianco e nero, l’oltraggio della dell’intimità violata che non è solo fisica; la fiducia saccheggiata; l’angoscia che corrode le certezze; l’indigenza che mortifica la dignità di uomo; la tecnologia che, pur collegando l’individuo con il mondo, fa stringere il vuoto; la droga sirena ammaliatrice che distrugge; il distacco che recide legami; l’indifferenza che offende e nega la persona; la dignità che viene vilipesa; il bullismo che tarpa le ali alla gioia di vivere; la prevaricazione che mozziconi di mani, rimando di un manichino che ammiccherà in qualche vetrina, richiamano a quante mani continuano a chiedere aiuto, a quante mani dall’ombra si stagliano ad affermare la fragilità di una presenza”, affermano i promotori dell’iniziativa. “Scatti che raccontano di quante ferite l’umanità di ogni continente, di ogni etnia, di ogni fascia generazionale porta i segni. Segni fisici e segni nell’anima che il tempo non cancella perchè sono incisi con il marchio del più infamante dei reati: la violenza dell’uomo sull’uomo”.

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