Come da tradizione il Natale per la scuola Morvillo si declina in tante iniziative che trovano l’apice nel presepe vivente a tema e nell’accensione del grande albero di Natale nel cortile della scuola. Quest’anno la scuola ha optato per un grande presepe vivente, coinvolgendo bambini e ragazzi di ogni fascia d’età. Oltre quattrocento alunni, dall’infanzia alla scuola secondaria, hanno saputo creare un mini villaggio creando una suggestione davvero particolare.
Il presepe, infatti, è stato lo scenario su cui si è snodato l’opera drammaturgica, in dialetto siciliano arcaico, “U Viaggiu Dulurusu di Maria Santissima e lu Patriarca San Giuseppe in Betlemmi”, di Binidittu Annuleru, canonico monrealese del 1700.
“U Viaggiu Dulurusu” – ha spiegato Francesca Giammona, dirigente dell’istituto, – “È stato interpretato dai nostri ragazzi in chiave sincronica e diacronica. Si tratta di un viaggio che parte da Nazareth per arrivare a Betlemme ma, al contempo attraversa la dimensione temporale perché la Natività va ricercata in tutte le epoche storiche. Si parte quindi dalla Palestina al tempo di Gesù, si oltrepassa il periodo dei romani, dei greci e degli egizi, si supera il medioevo, si attraversa uno scorcio di Monreale del secolo scorso e si arriva in epoca contemporanea, devastata dagli attuali conflitti, dove Gesù nasce in un barcone di migranti. Un filo conduttore ambizioso che ha reso l’interno della scuola dell’infanzia e lo spiazzo attorno alla scuola un paesaggio unico, con scenografie originali e personaggi in costume d’epoca ben calati nella parte.
Un doveroso ringraziamento va fatto ai docenti che hanno preparato i ragazzi, a tutto il personale scolastico e ai genitori che con la loro fattiva collaborazione rendono la scuola una vera comunità educante. Mi preme, inoltre, ringraziare il prof. Renato Messina e il sig. Salvo Arena per la consulenza sulle scenografie, il comandante Marulli e le associazioni Evergreen e Overland per l’importante lavoro di ordine pubblico durante lo spettacolo.”