Nuova aggressione all’interno del carcere Ucciardone, a Palermo. Un detenuto di origini straniere si è scagliato contro tre agenti della Polizia Penitenziaria, che sono finiti al pronto soccorso per le ferite riportate. Lo rende noto la UilPa Polizia Penitenziaria Sicilia. “Pare che il detenuto, dopo una decisione dello staff di trasferirlo in un altro reparto – spiegano i sindacalisti della Uil -, si sia cosparso di gas con una bomboletta, e minacciando di darsi fuoco e tenendo in mano anche una lametta, abbia indotto i poliziotti ad entrare dentro la cella per evitare che si facesse del male. A questo punto si è scagliato contro gli agenti”.
“E’ un ulteriore prova che il sistema carcerario è del tutto fuori dal controllo dello Stato, perché – chiosano dalla segreteria del sindacato Siciliano – solo grazie al coraggio unito alla grande professionalità dei lavoratori della Polizia Penitenziaria anche questa volta è stata sfiorata probabilmente una tragedia”.
“In queste circostanze drammatiche – insistono i leader della UilPa Polizia Penitenziaria Sicilia – vorremmo la presenza dei tanti politici buonisti e garanti per far vedere a loro con i propri occhi, in che condizione operano i Poliziotti Penitenziari, e cosa fanno per garantire ordine sicurezza, in condizioni di disagio strutturale, organico ed ambientale” “Speriamo, che i colleghi intervenuti non abbiamo subito gravi conseguenze fisiche, augurando loro una pronta guarigione, e ci auguriamo che il Dap – concludono polemicamente i sindacalisti della Uil Polizia Penitenziaria – informi il Ministro che mentre i Poliziotti Penitenziari operano dentro le carceri a mani nude, i detenuti hanno a disposizione bombolette di gas e lamette”.
Redazione – Palermo Post
