I Militari del Comando Provinciale di Palermo, unitamente al Reparto Operativo Aeronavale di Palermo e al Gruppo Aeronavale di Cagliari della Guardia di Finanza, nell’ambito del dispositivo di contrasto ai traffici illeciti via mare e all’immigrazione clandestina, hanno proceduto all’arresto del contrabbandiere, un cittadino italiano, e al sequestro di 1,5 tonnellate di sigarette provenienti dall’estero, nonché del natante utilizzato per il trasporto.
L’intervento ha interessato il tratto di mare prospiciente le coste del trapanese, in particolare il litorale di Marsala (TP). Nei giorni scorsi, pattuglie dei finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziario di Palermo in servizio di perlustrazione sul territorio notavano la partenza di un’imbarcazione da diporto dalle acque marsalesi, un’attività che ha insospettito le fiamme gialle, perché le condizioni meteorologiche molto sfavorevoli avrebbero sconsigliato la navigazione a chiunque.
Veniva perciò attivata la perlustrazione dell’area da parte dei Reparti aeronavali della Guardia di finanza e poche ore più tardi, l’imbarcazione veniva notata mentre, nonostante il mare molto mosso, si dirigeva a forte velocità verso la costa, con una rotta compatibile con quella segnalata dagli specialisti del GICO del Nucleo di polizia economico-finanziario di Palermo, come rotta di contrabbando.
Si procedeva così a sottoporre a controllo il natante, condotto da un cittadino italiano, al cui interno venivano rinvenute 1,5 tonnellate di sigarette di contrabbando, di marca “Pine Blue” e “Royals”, che, da precedenti esperienze investigative, sono oggetto di illecita importazione dal Nord Africa. La merce illecita, destinata a rifornire l’intero mercato siciliano, avrebbe fruttato introiti per oltre 150.000 euro.
Il contrabbandiere, tratto in arresto, é militare 53enne della Guardia costiera, originario di Campobello di Mazara. L’uomo é a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Marsala, competente per territorio in considerazione dell’area in cui si sono svolte le operazioni di servizio. Il Mare Mediterraneo si conferma uno dei bacini mondiali maggiormente interessati dai traffici illeciti.
Redazione – Palermo Post