Sciopero aereo, già 34 i voli cancellati a Palermo. Ma si rischia il caos

Redazione
da Redazione
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Sono già 34 i voli cancellati all’aeroporto di Palermo Falcone Borsellino per lo sciopero nazionale del personale di terra degli aeroporti, degli addetti ai servizi di handling e di check-in, ma come in una tempesta perfetta lo sciopero del personale di terra si incrocio con quello del personale di volo di alcune compagnia aeree che sono tra i principali vettori dello scalo palermitano: Vueling e Malta Air, che opera i voli di Ryanair.

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Al momento nello scalo di Punta Raisi sono stati cancellati i voli in partenza della Easy Jet per Porto delle 12, Transavia per Parigi Orly della 12.15, British Airways delle 12.20, il Ryanair per Bologna delle 12.30, il Ryanair per Roma Fiumicino delle 12.40, il Ryanair per Milano Malpensa delle 13, lo Swiss per Zurigo delle 14.40, l’Eurowings per Koln delle 14.55, il Wizzair Malta per Venezia delle 15, l’EasyJet per Nice delle 15.25, il Norwegian per Stoccolma delle 17.15, il Ryanair per Bologna delle 17.45, il Ryanair per Napoli delle 18, l’Easy Jet per Napoli delle 18, il Ryanair per Venezia delle 18.05, l’EasyJet per Parigi Charles de Gaulle delle 18.40, l’EasyJet per Milano Malpensa delle 18.45. In arrivo sono stati cancellati l’EasyJet da Ponto delle 11.15, il British Airways da London Heathrow delle 11.25, il Transavia da Parigi Orly delle 11.35, il Ryanair da Bologna delle 12, il Ryanair da Roma Fiumicino delle 12.10, il Ryanair da Milano Malpensa delle 12.30, lo Swiss da Zurigo delle 13.55, l’Eurowings da Koln delle 14.15, il Wizz Air Malta da Venezia delle 14.25, l’EasyJet da Milano Malpensa delle 14.35, il Norwegian da Stoccolma delle 16.30, il Ryanair da Bologna delle 17.15, l’Easy Jet da Napoli delle 17.25, il Ryanair da Napoli delle 17.30, il Ryanair da Venezia delle 17.35, l’EasyJet da Parigi Charles de Gaulle delle 18.05, l’EasyJet da Milano Malpensa delle 18.10.

Intanto il codacons ha annunciato un esposto in procura e alla corte dei conti perché sostiene l’associazione consumatori ad essere enormemente danneggiati sono operatori turistici e cittadini. “Siamo di fronte ad una forma di violenza inaudita verso i cittadini e verso gli operatori turistici. – spiega il presidente Carlo Rienzi – Indire scioperi nei trasporti nel bel mezzo delle partenze estive degli italiani vuol dire arrecare un danno enorme alla collettività e al turismo, del tutto ingiustificato e sproporzionato rispetto le istanze dei lavoratori”.

A rischiare di rimanere a terra a causa dello sciopero più di trecentomila viaggiatori su scala nazionale, ma non è detto che nelle prossime ore la situazione peggiori. Alla base della protesta, come sempre, il mancato accordo sui contratti collettivi che ha fatto decidere alle tre sigle confederali di indire lo sciopero in uno dei giorni peggiori possibili. Oltre al danno per centinaia di migliaia di passeggeri, anche il possibile salasso a causa dei rimborsi che le compagnia saranno chiamate a emettere.

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