Un tentativo di furto tanto audace quanto maldestro è stato sventato dalla Polizia di Stato a Palermo, che ha arrestato un giovane di 25 anni. L’accusa è pesante: furto aggravato di una motocicletta di grossa cilindrata, a cui si aggiungono la resistenza a pubblico ufficiale e il porto di coltello senza giustificato motivo. Il colpo era stato messo a segno nel parcheggio del centro commerciale “Conca d’Oro”, ma la fuga del ladro, con un’insolita “scorta”, è stata interrotta bruscamente nei pressi del quartiere Zen.
L’episodio, avvenuto in un pomeriggio dei giorni scorsi, è sintomatico dell’efficacia del presidio territoriale attuato dalla Polizia, anche nelle aree periferiche e vicino ai grandi poli commerciali. Una pattuglia dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, durante un normale servizio di controllo, ha notato una scena decisamente sospetta: un piccolo “carosello” di mezzi che si muoveva in direzione dello Zen. In testa, una potente motocicletta BMW, con a bordo il conducente, trainata in modo rudimentale da due giovani a cavallo di biciclette elettriche. Un convoglio che puzzava di furto lontano un miglio.
L’istintivo “Alt Polizia!” degli agenti ha scatenato il panico nel terzetto. I due ragazzi sulle bici a pedalata assistita si sono dileguati a tutta velocità verso i vicoli dello Zen, riuscendo a far perdere le proprie tracce. Il giovane alla guida della BMW, invece, ha abbandonato il mezzo e ha tentato la fuga a piedi. La sua corsa, però, è durata poco: raggiunto e bloccato dai poliziotti, non prima di aver opposto una tenace resistenza.
Immediati sono scattati gli accertamenti, condotti anche con il supporto del personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza “San Lorenzo”. È bastato poco per confermare i sospetti: la motocicletta era stata rubata solo pochi minuti prima dal parcheggio del “Conca d’Oro”. Proprio mentre gli agenti ricostruivano l’accaduto, altri poliziotti presenti sul piazzale del centro commerciale hanno notato una coppia di cittadini che si aggirava con aria smarrita e preoccupata. Erano i proprietari della BMW, che proprio in quel frangente si stavano rendendo conto dell’amarissima sorpresa: la loro moto era sparita.
La loro angoscia, però, si è trasformata in sollievo nel giro di pochi minuti, quando gli agenti li hanno informati del ritrovamento del mezzo. Qualche ora più tardi, la motocicletta è stata loro restituita, tra la gratitudine per la rapidità e l’efficienza dell’intervento.
Il 25enne fermato, addosso al quale è stato anche rinvenuto un coltello, è stato quindi arrestato. Il provvedimento restrittivo è stato successivamente convalidato dall’Autorità Giudiziaria. Come sempre in questi casi, è importante sottolineare che la responsabilità penale per le condotte contestate sarà definitivamente accertata solo dopo l’emissione di un’eventuale sentenza passata in giudicato, nel pieno rispetto del principio costituzionale della presunzione di innocenza.