Per venticinque minuti il Palermo è stato padrone del campo, peccato che le partite durano novanta minuti e progressivamente prima le energie e poi le idee si sono esaurite, confezionando il quindicesimo pareggio della stagione. Doveva essere la partita dell’ultima spiaggia, l’ultima occasione per regalare una gioia ai tifosi rosanero che per tutto l’anno non hanno smesso un secondo di incitare la squadra ed invece è stata l’ennesima prestazione incolore e la testimonianza che questa squadra non ne ha più. È inutile anche continuare a sperarci perché obiettivamente non c’è più benzina.
Eppure anche oggi ci eravamo illusi che potesse essere il giorno giusto per una prova d’orgoglio da parte dell’undici rosanero. La partita parte con il piglio giusto e Buttaro alto si mostra vera e propria spina nel fianco della difesa lariana, prima di testa sfiora il gol, poi la mette dentro riprendendo la respinta del palo dopo l’unico acuto di Brunori, ancora incolore la sua prestazione. Passata la metà del primo tempo il Palermo comincia a perdere l’iniziativa del gioco e il Como trova un rigore, concesso generosamente, Cerri dal dischetto batte Pigliacelli ed il racconto della partita potrebbe anche finire qui.
Nel secondo tempo prevale la paura di perdere, il Como tiene l’iniziativa del gioco, il Palermo si accende solo a sprazzi senza mai essere davvero pericoloso, tanti calci d’angolo, ma con poco mordente. Corini, ancora una volta, predilige l’attendismo e soltanto a 10 minuti dalla fine decide di dare respiro alla squadra con qualche calciatore fresco. Ma anche oggi è troppo tardi per potere incidere sulla partita con i cambi. Ci si trascina senza alcuna emozione fino al novantesimo minuto arriva il quindicesimo pareggio, che non spegne la speranza di raggiungere l’ultimo posto playoff, ma dà la sensazione di avere sprecato non solo un’occasione, ma l’intero anno in attesa di trovare una quadra tattica, offrendo prestazioni mediocri una dietro l’altra.