Maxi sequestro di prodotti ittici a Porticello, borgo marinaro nel comune di Santa Flavia, in provincia di Palermo. La Guardia Costiera ha scoperto e sequestrato ben 1.500 chili di calamari provenienti dal Sud Africa, privi di qualsiasi documentazione che ne attestasse la tracciabilità. Un’operazione che ha portato anche alla sospensione dell’attività di un magazzino all’ingrosso, le cui celle frigorifere sono risultate prive della necessaria autorizzazione sanitaria. Un duro colpo all’illegalità nel settore ittico, a tutela dei consumatori e della concorrenza leale.
L’intervento è scattato nell’ambito dei controlli effettuati dal 12° Centro di controllo area Pesca della Capitaneria di Porto, impegnata in un’attività di vigilanza sull’intera filiera dei prodotti ittici. I militari, durante un’ispezione presso un magazzino all’ingrosso di Porticello, hanno individuato una cella frigo contenente un’ingente quantità di calamari congelati. Insospettiti dalla mancanza di documenti che ne attestassero la provenienza, hanno approfondito i controlli.
Calamari dal Sud Africa: Nessuna Traccia dell’Origine e del Percorso
Dalle verifiche è emerso che i 1.500 chili di calamari, provenienti dal Sud Africa, erano privi di qualsiasi documentazione che ne attestasse la tracciabilità. Una grave irregolarità, che impedisce di risalire all’origine del prodotto, di verificarne la qualità e la sicurezza, e di controllare il rispetto delle normative igienico-sanitarie lungo l’intera filiera, dalla pesca alla conservazione. Inoltre, è stata riscontrata una difformità tra la documentazione commerciale e l’etichettatura del prodotto, un ulteriore elemento che ha fatto scattare il sequestro.
Sequestro e Multa: 1.500 Euro di Sanzione per il Titolare
L’intero quantitativo di calamari, 1.500 chili, è stato immediatamente sequestrato dalla Guardia Costiera. Al titolare dell’azienda è stata comminata una sanzione amministrativa di 1.500 euro per la violazione delle normative in materia di tracciabilità dei prodotti ittici. Un provvedimento che mira a punire l’irregolarità e a scoraggiare comportamenti illeciti nel settore della pesca e della commercializzazione dei prodotti ittici.
L’ispezione ha portato alla luce un’ulteriore irregolarità. I dirigenti dell’ASP di Bagheria, intervenuti a supporto della Guardia Costiera, hanno accertato che le celle frigo utilizzate per la conservazione dei calamari erano prive della necessaria autorizzazione sanitaria. Un’irregolarità grave, che ha portato alla sospensione immediata dell’attività commerciale, a tutela della salute pubblica e per garantire il rispetto delle normative igienico-sanitarie.
Tracciabilità e Sicurezza Alimentare, Priorità Assoluta
L’operazione della Guardia Costiera a Porticello conferma l’importanza dei controlli sulla filiera ittica, a tutela dei consumatori e della legalità. La tracciabilità dei prodotti ittici è fondamentale per garantire la sicurezza alimentare, per informare correttamente i consumatori sulla provenienza del pesce e per contrastare le frodi e la concorrenza sleale. L’intervento delle Fiamme Gialle ha permesso di bloccare la commercializzazione di un’ingente quantità di calamari di dubbia provenienza, evitando che finissero sulle tavole dei consumatori. Un segnale forte e chiaro: la Guardia Costiera è impegnata in prima linea per garantire la trasparenza e la legalità nel settore della pesca e per tutelare la salute dei cittadini.