Un nuovo dramma si è consumato a Palermo, dove un operaio antennista ha perso la vita dopo essere precipitato dal tetto di un condominio in via Santa Maria Mazzarello. Il tragico incidente è avvenuto nel pomeriggio di lunedì 17 marzo, ma solo dopo due ore il lavoratore è stato ritrovato privo di sensi. Trasportato d’urgenza all’ospedale Villa Sofia, ha lottato per giorni tra la vita e la morte prima di spegnersi.
Si tratta del secondo incidente mortale sul lavoro in pochi giorni nella provincia di Palermo. Solo recentemente, un’altra vittima, Antonino Alongi, aveva perso la vita in circostanze simili, cadendo da un’abitazione a Monreale mentre eseguiva lavori edili. Due episodi ravvicinati che riaccendono l’attenzione sulla sicurezza nei cantieri e nelle attività professionali ad alto rischio.
Secondo una prima ricostruzione, l’operaio stava effettuando lavori di riparazione su un’antenna posizionata sul tetto di un palazzo. Per cause ancora da accertare, ha perso l’equilibrio ed è precipitato, riportando un grave trauma cranico. Il dramma si è consumato in silenzio: nessuno ha assistito alla caduta, e l’incidente è stato scoperto solo due ore dopo, quando l’amministratore del condominio, insospettito dal mancato riscontro alle chiamate, ha deciso di salire sul tetto per controllare.
Adagiato a terra, l’operaio era privo di sensi e in condizioni disperate. Immediatamente sono stati allertati i soccorsi, ma il recupero si è rivelato complesso.
I soccorsi e il disperato tentativo di salvataggio
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i sanitari del 118. I medici hanno trovato l’antennista in stato di incoscienza e hanno provato a stabilizzarlo intubandolo sul posto. Tuttavia, il trasporto attraverso la botola condominiale si è rivelato impossibile a causa della ristrettezza del passaggio.
Si è quindi reso necessario l’intervento di un’autoscala: i vigili del fuoco hanno imbracato il ferito su una barella e lo hanno calato lentamente dal tetto, con estrema cautela. Una volta a terra, è stato affidato ai sanitari del 118, che lo hanno trasportato d’urgenza al Trauma Center di Villa Sofia.
Nonostante gli sforzi dei medici, le condizioni del lavoratore sono apparse subito critiche. Il grave trauma cranico riportato nella caduta ha reso impossibile il recupero, e dopo alcuni giorni di ricovero l’uomo è deceduto, gettando nello sconforto familiari e colleghi.
Questo tragico episodio si aggiunge alla lunga lista di incidenti mortali sul lavoro che continuano a verificarsi in tutta Italia. La mancanza di misure di sicurezza adeguate, l’assenza di dispositivi di protezione e la carenza di controlli contribuiscono a rendere sempre più frequenti situazioni drammatiche come questa.
Il caso dell’antennista morto a Palermo richiama l’attenzione sulla necessità di garantire una maggiore tutela ai lavoratori esposti a rischi elevati, imponendo normative più stringenti e vigilanza costante per prevenire altre tragedie.
Le autorità competenti stanno ora cercando di ricostruire nel dettaglio le circostanze dell’incidente, per verificare eventuali responsabilità e accertare se siano state rispettate tutte le norme di sicurezza previste.