Bruciata a Palermo l’auto di famiglia di una giornalista. Obiettivo dell’intimidazione, sulla quale indaga la polizia, è Rossella Puccio, che collabora con diverse testate giornalistiche. La cronista era stata già aggredita, nel giorno di Ferragosto del 2020, mentre riprendeva un intervento dei carabinieri sulla spiaggia palermitana di Barcarello dove era stata allestita una vera e propria tendopoli abusiva. Numerose persone, comprese alcune donne, avevano assalito la cronista e l’avevano colpita con calci e pugni.
Sette degli aggressori sono stati identificati e rinviati a giudizio: il processo si celebrerà presso il tribunale di Palermo. La giornalista è assistita dall’avvocato Serena Romano. Ossigeno per l’informazione ha sostenuto l’assistenza legale e l’Ordine dei giornalisti di Sicilia si è costituito parte civile. Circa dieci anni fa alla stessa auto, appartenente alla famiglia della giornalista palermitana era stata oggetto di intimidazione. Allora furono state tagliate le ruote. La nuova intimidazione ha avuto come teatro un’area del quartiere di Sferracavallo e questa volta l’auto dei Puccio è andata completamente bruciata. Le immagini di un sistema di video sorveglianza riprendono chiaramente un uomo che si avvicina all’auto, una Kia Picanto, sulla quale versa il contenuto di una bottiglia, presumibilmente benzina, e quindi innesca l’incendio che in pochi minuti distrugge l’auto.
Solidarietà alla cronista è stata espressa dal Sindaco Lagalla «Esprimo solidarietà e vicinanza nei confronti della cronista Rossella Puccio, con l’auspicio che le indagini possano fare luce sull’intimidazione e identificare gli autori di questo gesto che condanno con fermezza».
“Informare resta uno dei pilastri della democrazia. È un diritto del cronista ed al tempo stesso un dovere nei confronti della società alla quale non può essere negata la conoscenza della verità dei fatti”. Cosi il segretario regionale della stampa e la segretaria del Gruppo Cronisti Siciliani, Giuseppe Rizzuto e Claudia Brunetto condannano l’atto intimidatorio nei confronti della collega Rossella Puccio che ha subito nelle ultime ore l’incendio dell’auto di famiglia. “Rossella Puccio – dicono ancora Rizzuto e Brunetto – collabora con coraggio e correttezza con diverse testate e proprio questo coraggio e questa correttezza sono state reputate insopportabili da chi vuole fermare l’informazione.”