Palermo – Mentre molte città italiane lottano contro la desertificazione commerciale, Palermo mostra segnali incoraggianti di resilienza. Un report di Confcommercio, in collaborazione con il Centro Studi Guglielmo Tagliacarne, evidenzia come il capoluogo siciliano sia tra le cinque migliori città italiane per capacità di contrastare questo fenomeno, sia nei centri storici che nelle aree periferiche. Tuttavia, l’analisi sottolinea anche la necessità di interventi mirati per sostenere e consolidare questa tendenza positiva.
Il report “Demografia d’impresa nelle città italiane” rivela una trasformazione in atto nel tessuto commerciale del centro storico di Palermo. Diminuiscono le attività tradizionali come negozi di carburanti, libri e giocattoli, mobili e ferramenta, e abbigliamento. Aumentano, invece, i servizi, in particolare farmacie, negozi di computer e telefonia, e, soprattutto, le attività ricettive (alberghi e strutture extra-alberghiere). Un boom, quest’ultimo, che riflette la crescente vocazione turistica della città.
Palermo Resiste Meglio della Media Nazionale, ma la Crisi si Sente
Se confrontiamo i dati degli ultimi cinque anni con quelli del decennio precedente (2012-2019), emerge un quadro in chiaroscuro. Nel decennio passato, Palermo aveva subito una pesante flessione, con un saldo negativo di circa 1.500 imprese commerciali. Negli ultimi cinque anni, invece, si registra un’inversione di tendenza, con segnali di ripresa soprattutto fuori dal centro storico.
Nel dettaglio, le attività di commercio al dettaglio nel centro storico sono diminuite dell’8% (da 888 a 817), un dato comunque inferiore alla media nazionale. Fuori dal centro storico, invece, si registra una crescita di 32 unità (da 5.024 a 5.056). Un dato positivo, ma che non nasconde le difficoltà del settore.
Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo, commenta i dati con un misto di ottimismo e realismo: “Questi dati dimostrano la forza di resilienza dei commercianti palermitani e una maggiore fiducia dei consumatori nel negozio ‘sotto casa’. Ma evidenziano anche la mancanza di alternative occupazionali, che rende questa resilienza quasi ‘necessaria’.”
La Di Dio sottolinea l’impegno di Confcommercio nel contrastare la desertificazione commerciale, puntando sul miglioramento del decoro urbano e sulla promozione del terziario di mercato. “Un centro urbano riqualificato non è solo più bello, ma anche un motore di sviluppo economico,” afferma. “Il commercio di prossimità trae beneficio da luoghi curati, accessibili e accoglienti.”
Via Roma, un Caso Emblematico: la Sfida della Diversificazione
Un esempio concreto dell’impegno di Confcommercio è la battaglia per la diversificazione delle attività commerciali in via Roma, un tempo arteria commerciale prestigiosa e oggi simbolo della desertificazione. “Siamo finalmente riusciti a far sbloccare l’apertura di nuove attività commerciali di media grandezza,” spiega la Di Dio, “un passo importante per rivitalizzare questa strada storica.”
Confcommercio Palermo riconosce la capacità di ascolto dell’amministrazione comunale, ma sottolinea la necessità di interventi concreti su diversi fronti: realizzazione di nuovi parcheggi, miglioramento della raccolta rifiuti, potenziamento della sicurezza e del servizio di trasporto pubblico. “C’è ancora tanto da fare,” conclude la Di Dio.
Le prospettive per il futuro sono incoraggianti, anche grazie all’atteso aumento di turisti nel periodo di Pasqua. “È la conferma della crescente attrattività di Palermo,” commenta la Di Dio. “Le nostre imprese avranno una ricaduta positiva, nonostante la crisi che perdura.” Una crisi confermata anche dall’andamento negativo dell’ultima stagione dei saldi invernali. La strada per la ripresa è ancora lunga, ma Palermo sembra aver imboccato la direzione giusta.
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