Palermo Bari vale una stagione

Simone Di Trapani
da Simone Di Trapani
4 Minuti di lettura

Due neo promosse di lusso Palermo e Bari, la seconda squadra di De Laurentis, costruita immediatamente per fare il doppio salto, il Palermo fatto in fretta e furia dopo l’addio di Baldini e dell’astioso Castagnini, accasatosi a Perugia ben ancorato all’ultimo posto in classifica. È la sfida tra due delle tifoserie più calde della serie B, ma non ci saranno i supporters dei galletti in polemica con la scelta dell’osservatorio di limitare la trasferta di Palermo.

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Del resto dopo quello che è successo tra Napoletani e Romani in A1, bisognava agire, quanto meno aumentando l’attenzione, peccato, però che da Bari a Palermo si fa un viaggio in aereo e non ci sarebbe stato bisogno di particolari restrizioni. Anche se c’è un’accesa rivalità tra le tifoserie, gli ospiti sarebbero stati guardati a vista dall’atterraggio alla ripartenza. È più pericolosa Catania Licata, aperta agli ospiti, che Palermo Bari. Anche perché, ormai sono numerosi gli episodi che dimostrano che la rivalità tra ultras esplode in violenza in contesti diversi dalla sfida sportiva tra le due squadre rivali. Viaggi autostradali e ferroviari in cui si transita liberamente per mezza Italia sono il contesto perfetto per darsi appuntamento e scontrarsi, in volo e negli aeroporti è più complicato.

La sfida vivrà quindi solo in campo ed é una partita senza possibilità d’appello per il campionato del Palermo. Cosa vuole essere e cosa sarà l’undici di Corini (che prima diceva rosa troppo lunga e oggi dice rosa troppo corta, dovrà prima o poi far pace con se stesso)? Una squadra che finirà in modo anonimo l’anno del ritorno nel calcio che conta, oppure un corpo unito che ha nella testa e nelle gambe il sogno dell’impresa che potrebbe scolpirsi nella storia di questa città? Si deciderà questa sera.

Certo arriviamo alla sfida più importante della stagione lunghi, la squadra ancora è un cantiere  con buchi significativi in diverse zone del campo e soprattutto in panchina. Vendere (o meglio regalare) è stato facile ed in 7 giorni sono stati ceduti tutti i calciatori ritenuti un ostacolo dall’allenatore. Comprare è una cosa più complessa e a 10 giorni dalla fine del mercato di riparazione mancano un terzino sinistro, un sostituto per Stulac (stagione finita) ed uno per Elia (ancora in infermeria), oltre ad un paio di innesti per assicurare i cambi in partita.

Sono arrivati Orihuela, ancora non ha debuttato, a rinforzare la linea difensiva e Tutino vero colpo di mercato in grado di cambiare l’inerzia del campionato. Pare in dirittura d’arrivo Verre dalla Sampdoria. Tutti acquisti importanti, ma ancora insufficienti.

Così questa sera per Palermo Bari servirà anche il cuore e il calore del Barbera per potere dare la scossa definitiva alla stagione. La piazza lo sogna e ci crede, allenatore e calciatori ne devono ancora prendere coscienza. Il Palermo è già rinato dalle sue ceneri ora bisogna fare le imprese riempiamo il Barbera perché abbiamo una proprietà che ci può consentire tutto, se intravede buoni affari e gloria.

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