L’ex attaccante di Palermo e Juventus Fabrizio Miccoli è stato scarcerato e affidato in prova ai servizi sociali. L’ex calciatore è stato condannato in via definitiva a tre anni e tre mesi per estorsione aggravata dal metodo mafioso.
La condanna era diventata irrevocabile alla fine dello scorso anno. Miccoli è stato ritenuto colpevole di aver commissionato a Mauro Lauricella, figlio del boss palermitano del rione Kalsa Antonino detto “u scintilluni”, il recupero di 20 mila euro dal titolare di una discoteca di Isola delle Femmine in provincia di Palermo, per conto dell’ex fisioterapista dei rosanero Giorgio Gasparini, il quale aveva chiesto aiuto a Miccoli.
Nel corso della vicenda Miccoli finì nella bufera e venne attaccato duramente per le frasi ingiuriose nei confronti del giudice Giovanni Falcone dette da Miccoli nel corso delle conversazioni intercettate dagli inquirenti.
L’ex capitano rosanero stava scontando la sua pena nel carcere di Rovigo, dove si era costituito all’indomani della lettura della sentenza di condanna. Accolto, quindi il ricorso dell’avvocato di Fabrizio Miccoli, dal Tribunale di sorveglianza di Venezia che ha disposto un periodo di prova ai servizi sociali. L’ex bomber, ancora molto amato dai tifosi rosa nero torna quindi libero proprio all’indomani del passaggio del turno di playoff del Palermo.
Redaziine – Palermo Post