I Finanzieri del Comando Provinciale di Palermo hanno portato a termine un’importante operazione antidroga che ha portato all’arresto di un palermitano incensurato e al sequestro di 1,5 kg di cocaina, 500 dosi di crack e 100 dosi di cocaina già confezionate. L’operazione rientra nei controlli intensificati per contrastare il traffico di sostanze stupefacenti nell’area metropolitana del capoluogo siciliano.
Negli ultimi mesi, i Baschi Verdi hanno rafforzato la loro attività di contrasto allo spaccio del crack, una sostanza sempre più diffusa tra i giovanissimi. L’operazione ha portato all’individuazione di un soggetto che, nonostante fosse incensurato, aveva avviato una vera e propria centrale di produzione e spaccio all’interno della propria abitazione nel quartiere Noce. La posizione strategica dell’appartamento, situato in un vicolo stretto e di difficile sorveglianza, ha consentito all’uomo di gestire indisturbato la propria attività illecita.
Gli investigatori hanno scoperto che l’arrestato utilizzava il balcone di casa come punto di distribuzione della droga. Dopo un breve contatto telefonico, le dosi venivano lanciate ai clienti o ai pusher posizionati sotto l’edificio, evitando così contatti diretti e riducendo il rischio di essere intercettato dalle forze dell’ordine. Tale metodo gli permetteva di operare con discrezione e di eludere i controlli.
L’operazione della Guardia di Finanza alla Noce
Dopo aver studiato il modus operandi del sospettato, i militari hanno fermato un cliente che si allontanava dal vicolo dopo aver acquistato crack. Poco dopo, gli agenti hanno deciso di intervenire bloccando il presunto spacciatore mentre usciva di casa. Durante la perquisizione personale, l’uomo è stato trovato in possesso di circa 1.000 euro in contanti, presumibilmente provento dell’attività illecita. Le autorità hanno quindi esteso i controlli all’abitazione, scoprendo una vera e propria centrale di produzione di crack e cocaina.
Durante la perquisizione, i finanzieri hanno rinvenuto panetti di cocaina, contenitori in plastica con cocaina parzialmente lavorata e pronta per essere trasformata in crack, oltre a 500 dosi di crack e 100 di cocaina già confezionate. Il materiale era suddiviso in palline di cellophane chiuse con nastro isolante di colore bianco per il crack e nero per la cocaina. Inoltre, sono stati sequestrati diversi telefoni cellulari utilizzati per i contatti con i clienti, bilancini di precisione, cucchiaini e altri strumenti per la trasformazione della cocaina in crack.
Secondo le stime delle forze dell’ordine, la vendita della droga sequestrata avrebbe potuto generare guadagni superiori ai 100.000 euro. L’uomo è stato arrestato e trasferito presso la Casa Circondariale Pagliarelli, convalidando il sequestro della sostanza stupefacente e del denaro contante rinvenuto. Questo intervento rappresenta uno dei più significativi sequestri di crack effettuati a Palermo e in Sicilia.
Il crack, derivato della cocaina, si sta diffondendo rapidamente soprattutto nelle aree urbane più disagiate. Secondo i dati della Direzione Centrale Servizi Antidroga (DCSA), i sequestri di crack in Italia sono aumentati dai 6 kg del 2019 ai 15 kg del 2023. Tuttavia, i quantitativi sequestrati sono ancora relativamente bassi rispetto ad altre sostanze stupefacenti, dimostrando come il mercato del crack sia ancora in crescita.
L’attività di spaccio di crack rappresenta una grave minaccia per la sicurezza e il decoro urbano, soprattutto nei quartieri popolari, dove il consumo della sostanza alimenta tensioni sociali e criminalità. Le forze dell’ordine continuano a monitorare il fenomeno, con l’obiettivo di smantellare le reti di spaccio e contrastare la diffusione della droga tra i più giovani.
Si ricorda che il provvedimento cautelare nei confronti dell’arrestato è stato emesso sulla base degli elementi raccolti in fase di indagine preliminare. Pertanto, fino a sentenza definitiva, vige la presunzione di innocenza.