Martello: USCA non fa tamponi a Lampedusa

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da Redazione
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“L’Usca non fa i tamponi a chi arriva nelle Pelagie. Mi dicono che i sanitari sono pochi. Così la mia ordinanza per Lampedusa che é zona rossa (5 giorni di quarantena e poi tampone rapido oppure tampone molecolare subito) non serve a nulla”. Lo dice il sindaco Toto’ Martello.

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I Sindaci delle isole minori siciliane, dalle Eolie, alle Egadi fino a finire alle Pelagie avevano chiesto al governo nazionale la vaccinazione di tutta la popolazione insulare, proprio per la grande difficoltà legata a presidi sanitari non adeguati ad affrontare un emergenza epidemica. Proposta bocciata bipartisan dai Governatori del Nord, per rischio di concorrenza sleale nel turismo. Come se L’isola dei conigli fosse paragonabile ad una qualsiasi spiaggia Umbra, Toscana o Ligure.

Ma il Sindaco Martello  non assolve neanche i vertici della regione e l’asp di riferimento, che per Lampedusa e Linosa, non é Agrigento, ma Palermo.”C’e’ un’ insensibilità da parte dell’assessorato alla Sanità, da parte della presidenza della Regione – aggiunge Martello – e c’é la responsabilità dell’Asp di Palermo. Sarò costretto a revocare l’ordinanza. Ma se entro oggi non si risolve il problema presenterò un esposto alla procura di Agrigento”.

A Lampedusa ci sono 40 positivi su 6500 abitanti e l’indice di contagio non accenna a diminuire. “Sull’isola ci sono 4500 persona da vaccinare – conclude il sindaco – Hanno vaccinato solo 800 persone, militari, insegnanti, parte degli over 80 e alcuni a rischio. Devono portare vaccini e vaccinatori sull’isola e vaccinare la popolazione senza saltare alcuna fila. Va vaccinato chi ne ha diritto”.

Redazione – Palermo Post

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