Mario Alberto Santana. Bandiera tra le Bandiere.

Simone Di Trapani
da Simone Di Trapani
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Mario Santana é diventata una bandiera rosanero. Come Santino Nuccio, come Roberto Biffi, come Eugenio Corini, come la squadra della finale di Coppa Italia contro l’Inter. Essere una bandiera non significa necessariamente aver giocato tutta la vita con una sola maglia addosso.

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La bandiera per i tifosi é un calciatore capace di entrare nei cuori e nella memoria attraverso gesta capaci di emozionare collettivamente un popolo calcistico. Santino Nuccio emozionò 20.000 palermitani che sotto una pioggia battente guardavano una partita di serie C/2 bloccata sullo 0-0, Palermo-Juve Stabia. Un gol in rovesciata all’ultimo minuto, che non scordammo più. Come il gol al volo a 5 minuti dalla fine in 10 contro 11 contro i cugini catanesi al massimino, sarà uno di quei 10-20 gol della propria squadra del cuore che non si dimenticano mai.

Si entra nel cuore dei tifosi anche per imprese sportive sorprendenti. Cosa c’é di più emozionante di Davide che batte Golia. Così non dimenticheremo mai gli eroi della Coppa Italia 2011 artefici di una cavalcata vincente fino alla finale di Roma, piegati dall’imbattibile Inter del Triplete. Così fece Mario Santana con la sua cavalcata di 80 metri sulla fascia prima di crossare al centro per il Goal di Luca Toni. per il 2-0 finale alla Roma di Totti.

Mario Santana

Mario SantanaI gladiatori che lottano su ogni pallone, che governano lo spogliatoio e si tatuano la maglia quando indossano la fascia di capitano diventano bandiere per l’intera tifoseria. Così Roberto Biffi negli anni della serie C. Come Eugenio Corini con il primo Palermo di Zamparini, quello che sembrava potere arrivare a traguardi impensabili fino a qualche anno prima. E così Mario Santana che a 38 anni, dopo 18 anni dal suo primo arrivo a Palermo, accetta la serie D per indossare la fascia da capitano, suggellando l’amore con la Città al minuto ’85 di Palermo – Catania.

Mario Santana, che deve il suo nome a Kempes, é diventata la bandiera tra le bandiere. Un argentino di Comodoro Rivadavia entrato per sempre nei cuori rosanero.

Simone Di Trapani – Palermo Post

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