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Palermo Post > Blog > Fatti e Territorio > Mafia torna in carcere Giuseppe Guttadauro
Fatti e TerritorioPrimo Piano

Mafia torna in carcere Giuseppe Guttadauro

Redazione
Ultimo Aggiornamento: 13 Giugno 2022 07:43
Redazione - Redazione Palermo Post
Pubblicato 13 Giugno 2022
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Villa Nazzarini

All’alba di oggi i Carabinieri del ROS, con il supporto dei militari del Comando Provinciale di Palermo, hanno dato esecuzione all’ordinanza di aggravamento con applicazione della misura cautelare della custodia in carcere a carico di Giuseppe Guttadauro, medico chirurgo, già in servizio all’ospedale Civico di Palermo.

Il medico era stato arrestato lo scorso febbraio a conclusione di un’attività investigativa condotta dal Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri e coordinata dal Procuratore Aggiunto dr. Paolo Guido e dai Sostituti Procuratori dr.ssa Francesca Mazzocco e dr. Bruno Brucoli.

Giuseppe Guttadauro era stato destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare poiché gravemente indiziato, come riportato nel provvedimento, di “aver fatto parte, con funzioni strategiche, dell’associazione mafiosa denominata “cosa nostra” e segnatamente della famiglia di Roccella”. Tra i destinatari di quell’ordinanza, anche il figlio, Mario Carlo, indiziato di aver cooperato con il padre alle attività illecite della citata “famiglia”.

Ma, considerata l’età, over 70 e l’assenza, a quella data, di eccezionali ragioni cautelari, Giuseppe Guttadauro era stato sottoposto agli arresti domiciliari.

Dalle indagini successivamente svolte sono emersi, tuttavia, elementi che hanno consentito di ipotizzare plurime violazioni agli obblighi di non comunicare con persone diverse da quelle che con lui coabitano impostigli con il provvedimento cautelare e la ricerca di canali di comunicazione riservati per interloquire con terzi, compreso il ricorso ad applicazioni a suo dire non intercettabili.

Sulla base dei quali l’Ufficio di Procura ha richiesto ed ottenuto dal GIP la sostituzione della misura degli arresti domiciliari con quella più afflittiva della custodia in carcere.

Redazione – Palermo Post

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