Revocati gli arresti domiciliari a Salvatore Leggio 53 anni, che era stato coinvolto nell’operazione dei carabinieri della compagnia di Cefalù nelle Madonie dello scorso febbraio. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia davanti al giudice per l’istruttoria preliminare di Palermo, Salvatore Leggio, titolare di un’agenzia finanziaria, difeso dall’avvocato Giovanni Allegra, ha risposto alle domande del giudice e chiarito la sua posizione in merito all’accusa che nei suoi confronti era di spaccio di droga. Il giudice ha disposto per lui la misura della presentazione alla polizia giudiziaria revocando gli arresti domiciliari, che gli erano precedentemente stati attribuiti.
Leggio era finito agli arresti insieme ad altre 12 persone accusate a vario titolo di associazione mafiosa, estorsione, detenzione illegale di armi e sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Nella stessa operazione sono stati arrestati gli uomini ritenuti a capo del mandamento di Cerda come Rosolino Rizzo, di 69 anni; e Pino Rizzo, di 54 anni. Le indagini, svolte dai militari della Compagnia di Cefalù, hanno consentito di raccogliere gravi indizi in merito all’operatività dei clan mafiosi che, attraverso le intimidazioni, si imponevano nel panorama sociale ed economico locale. Sono state infatti documentate delle richieste di estorsioni a imprenditori dei settori edile, immobiliare, agricolo e delle onoranze funebri. Il profitto derivato dalle estorsioni era destinato anche al supporto economico dei vertici del mandamento, uno dei quali era già sottoposto a regime cautelare in carcere poiché riconosciuto colpevole di associazione di stampo mafioso.