La quinta edizione di Macaria – Festival della pasta ha registrato numeri straordinari, più che raddoppiando le presenze rispetto all’anno precedente. Svoltosi sul lungomare Peppino Impastato e nel piazzale del Mediterraneo a Terrasini, il festival si è concluso domenica, dopo quattro giorni ricchi di eventi che hanno attirato oltre 15.000 persone, con la partecipazione di turisti italiani e stranieri. Durante il festival, 4.615 piatti sono stati serviti dagli otto ristoranti coinvolti e dall’Associazione Raggio di Sole, per un consumo complessivo di 680 chili di pasta e 710 litri di birra.
Oltre alla proposta culinaria, l’evento ha offerto numerose attività parallele, tra cui cooking demo, spettacoli, laboratori per bambini e tavole rotonde. Nei laboratori, 110 bambini hanno partecipato con entusiasmo, mentre i cooking demo e le tavole rotonde hanno coinvolto gli adulti in discussioni e scoperte gastronomiche. Particolarmente significativi anche gli incontri B2B, che hanno permesso alle aziende siciliane presenti di instaurare nuovi accordi commerciali con buyer americani, contribuendo così alla promozione internazionale dei prodotti locali.
Uno dei momenti più attesi del festival è stata la selezione del miglior piatto, assegnata dal pubblico al ristorante Kalós di Terrasini, che ha presentato le “busiate fresche del Mediterraneo con ricciola”, piatto che ha conquistato il maggior numero di preferenze.
Verso la Dop per la pasta siciliana
Giuseppe Biundo, titolare del birrificio Bruno Ribadi e promotore dell’evento, si è detto estremamente soddisfatto della grande partecipazione e del successo della manifestazione. Ma, sottolinea, il vero traguardo è quello di Terrasini, ormai sempre più vicina a diventare “capitale della pasta” grazie alla richiesta ufficiale inoltrata all’Assessorato Regionale dell’Agricoltura per il riconoscimento della Dop “Pasta siciliana”. La richiesta arriva da un comitato composto da 43 imprese – di cui la metà sono pastifici artigianali e 4 industriali – coordinate dal Consorzio di ricerca Gian Pietro Ballatore. Il percorso, che ora passa al Ministero dell’Agricoltura e in seguito all’Unione Europea, mira a valorizzare la pasta siciliana e a dare un riconoscimento ufficiale alla sua qualità.
“Terrasini è sempre più un punto di riferimento per la pasta e il nostro obiettivo è far crescere ulteriormente questa manifestazione”, ha dichiarato Biundo. “L’ambizione è di renderlo un festival internazionale, capace di valorizzare la pasta italiana e di destagionalizzare il turismo nel territorio. Quest’anno abbiamo svolto l’evento a novembre, portando in paese sia turisti locali sia visitatori dalle città vicine, dimostrando di poter attrarre pubblico anche in bassa stagione”.
L’appoggio dell’amministrazione comunale
Anche il sindaco di Terrasini, Giosuè Maniaci, ha espresso entusiasmo per l’evento, sottolineando il valore della manifestazione per il territorio. “Macaria è fondamentale per le opportunità e la visibilità che dona a Terrasini”, ha commentato. “Voglio ringraziare tutti i partecipanti e in particolare Giuseppe Biundo, l’imprenditore che investe nella realizzazione di questo festival e lavora ogni anno per renderlo più importante. Un ringraziamento speciale va anche alla Regione Siciliana per il sostegno economico a questa iniziativa”.
Per il futuro, Macaria punta a crescere ancora, coinvolgendo un numero maggiore di espositori e ristoratori da tutta Italia, con l’obiettivo di diventare un punto di riferimento per il settore e un appuntamento annuale imperdibile per gli amanti della pasta e dei sapori siciliani.