La piccola Elena del Pozzo: stamattina il tragico epilogo.
È frutto dell’invenzione di una mente sicuramente disturbata la storia del rocambolesco rapimento di Elena Del Pozzo, degno della trama di un film con Maurizio Merli, ma l’epilogo, purtroppo, non è quello che ci si aspettava, ovvero il ritorno a casa della piccola, che a luglio avrebbe compiuto 5 anni. La bambina, infatti, è morta, il suo cadavere è stato trovato in un campo incolto, sulla via Turati, a Mascalucia, nel Catanese, a circa 200 metri dall’abitazione della famiglia di Elena.
È stata la madre a confessare l’agghiacciante verità e dopo una lunga notte, in cui ha subito un incalzante interrogatorio, ha indicato agli inquirenti dove giaceva il corpicino esanime della figlia. Il padre della piccola Elena del Pozzo è giunto stamane ed immediatamente è stato condotto vicino al luogo del ritrovamento del corpo della piccola Elena, e, ancora incredulo sull’immane tragedia, è scoppiato in lacrime.
La mamma della bambina, dunque, sta per essere nuovamente interrogata dalla Procura sulla vicenda, bisogna capire esattamente come sono andati i fatti e soprattutto cosa abbia scatenato questo folle figlicidio.
Dalle indagini condotte dai Carabinieri del Comando provinciale di Catania e scattate immediatamente dopo la denuncia di rapimento, effettuata dalla madre nel pomeriggio di ieri, 13 giugno, sono immediatamente emerse non solo delle contraddizioni nelle dichiarazioni della donna, ma anche delle illogicità nelle azioni che questa avrebbe compiuto subito dopo la scomparsa della bambina. Infatti, nell’interrogatorio della notte scorsa, afferma Carmelo Zuccaro, procuratore di Catania, “la madre era stata lungamente sentita” e durante un “lungo interrogatorio le erano state contestate varie incongruenze”. Aggiunge, inoltre, il procuratore, sulla posizione della mamma di Elena, “Stamattina ha fatto ritrovare il cadavere e adesso stiamo raccogliendo le sue dichiarazioni, presumibilmente confessorie”.