La mamma di Roberta Siragusa: “Anche noi viviamo un ergastolo”

Redazione
da Redazione
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Dopo la sentenza che ha condannato Pietro Morreale all’ergastolo, Iana Brancato, mamma di Roberta Siragusa, ha scritto alcune considerazioni nel proprio profilo Facebook.

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” I giudici – scrive la donna – hanno capito che questa mattanza solo con pene severe la possiamo debellare. Ed io sono contenta per te e per tutte le altre vittime come te. Stop alla violenza sulle donne. Basta famiglie all’ergastolo per un povero uomo che uomo non è.

Bastava – continua sconsolata la mamma –  solo che lui quella maledetta sera ti riaccompagnasse a casa sana e vegeta. Ognuno per la sua via. Oggi saremmo tutti più sereni e felici”, scrive ancora la mamma in un post dedicato alla figlia Roberta e a “tutte le vittime come te. L’amore non è possesso, non è violenza, non uccide, non umilia. L’amore non ti tappa la bocca come ha fatto Pietro Morreale”.

“Sai Ro’ – scrive Brancato in un altro post – anche da lontano stasera voglio parlare un pochino con te, tanto lo so che mi senti e che mi ascolti.  Quel 24 gennaio, quando ho trovato il tuo lettino vuoto mi sono sentita crollare il mondo addosso! Poche ore dopo quando è venuta fuori la tua verità per me, papà e Dario è iniziato il calvario del nostro grande dolore! Il nostro ergasto. Da lì ho iniziato a pregare per te. Abbiamo pensato sin da subito che volevamo giustizia per te. Non è stato facile accettarlo, ma dovevamo combattere per te e per tutte le donne vittime come te! Adesso siamo arrivati grazie ai carabinieri, alla tua grande testimonianza sull’autopsia – il tuo corpicino ha parlato tanto -, al Ris che in modo scrupoloso ha portato avanti tutti i segni della tua brutta violenza. Un immenso grazie va ai nostri grandi avvocati Sergio Burgio, Giovanni Castronovo, Giuseppe Canzone, Simona Lo Verde che ci hanno creduto e ci abbiamo creduto fino alla fine! Finalmente giustizia è stata fatta per te”.

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