Continua a destare preoccupazione l’aumento della temperatura dei gas emessi dalle fumarole crateriche e di CO2 e SO2 (anidride carbonica e anidride solforosa) sull’isola di Vulcano, A Vulcano continua a essere intenso il fumo che fuoriesce dal cratere e tra gli isolani c’é una certa preoccupazione. Per la ristoratrice di contrada Gelso, Rosalba Basile, “in caso di pericolo vulcanico la strada che conduce al porto, voluto dalla Protezione civile, é una una via di fuga; ma proprio sulla provinciale ‘piovono’ massi e ad oggi non c’é stato alcun intervento. L’unica novità é che si è iniziato a mettere in sicurezza il pontile disastrato di Ponente che dovrebbe essere utilizzato come scalo alternativo”.
“I tecnici della Città metropolitana hanno già fatto un sopralluogo – spiega l’assessore al decentramento Massimo D’Auria – La competenza é loro. Una ricognizione é stata anche fatta dal responsabile provinciale della Protezione civile. Noi abbiamo già sistemato il pontile che é operativo.
Attualmente stiamo aggiornando il piano comunale da sottoporre alla Protezione Civile e si stanno aspettando risposte dal mondo scientifico. In settimana monteranno altre strumentazioni e si faranno altri rilievi dall’Ingv e dal Cnr. Si attendono queste attività di monitoraggio per riferire al dipartimento di Protezione Civile. Abbiamo anche appreso che e’ in arrivo una strumentazione sofisticata attualmente montata sull’Etna”.
Non preoccupa solo il fumo del vulcano, ma anche la caduta di massi, mentre qualche giorno fa si era registrata anche una elevata attività microsismica.
Redazione – Palermo Post