Due eccellenze carinesi a rappresentare il made in sicily a Dubai al 18th IRF World Meeting & Exhibition, l’evento internazionale al quale ha partecipato il gotha mondiale dell’innovazione e della ricerca. A rappresentare l’eccellenza della tecnologica applicata ‘made in Sicily” sono state le aziende Geolab e la start up Temlab di Carini, entrambe del Polo Meccatronica Valley e l’Università di Palermo.
“Il progetto di ricerca, che gode del riconoscimento del Ministro dell’Energia e delle Infrastrutture degli Emirati Arabi Uniti, – si legge in una nota – ha conquistato i top player del settore. Il lavoro integrato é coordinato da Francesco Paolo La Mantia e da Rosalinda Ingaunta dell’Università di Palermo per la parte riguardante la diagnostica predittiva del rischio corrosione delle strutture in cemento armato (SHM), mentre Antonina Pirrotta e Alberto Di Matteo dell’Università di Palermo hanno curato e coordinato la ricerca e la sperimentazione relativamente al monitoraggio dinamico strutturale.
L’intero progetto é stato diretto da Angelo Mulone, responsabile scientifico di Geolab una delle due aziende carinesi. “Particolarmente significativa – ha spiegato Mulone – é l’integrazione di queste procedure diagnostiche non distruttive con l’applicazione di metodologie smart (crowdsense) per la caratterizzazione dinamica delle infrastrutture stradali, in accordo con la filosofia smart road e smart infrastructure”. Oltre a presentare i risultati relativi al monitoraggio del rischio corrosione di alcuni viadotti su cui sono attive le stazioni di rilevamento Tem, sono stati analizzati i dati dei test dinamici condotti sul cavalcavia alla E88 a Dubai, sia secondo le procedure standard sia utilizzando un approccio di monitoraggio intelligente, basato su tecnologie di crowd sensing; si tratta di un sistema diagnostico particolarmente innovativo per l’accertamento predittivo e non invasivo dei fenomeni di degrado e la valutazione della sicurezza delle strutture e infrastrutture viarie.
Redazione – Palermo Post