Incastrato dai social finisce in manette

Redazione
da Redazione
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Un giovane incastrato dai social finisce in manette. Infatti, la polizia di Palermo ha arrestato un cittadino straniero di 26 anni, ricercato in Italia e in ambito Schengen destinatario di un mandato d’arresto europeo emesso dalla Germania, per i reati di tentato omicidio in concorso e istigazione a delinquere.

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Da quanto emerso, il giovane era ricercato anche in Italia, poiché destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla procura della Repubblica presso il tribunale di Ferrara. Pertanto doveva espiare la pena definitiva di 9 anni e 1 giorno di reclusione per spaccio di stupefacenti, detenzione di armi clandestine, furto aggravato, resistenza e minacce a pubblico ufficiale.

Alla sua cattura, spiegano gli investigatori, si è giunti, nell’ambito dello scambio informativo all’interno della rete di uffici dell’European Network Fugitive Active Search Teams (E.N.F.A.S.T.), a seguito della segnalazione pervenuta dalla Direzione Centrale della Polizia Criminale – Servizio Cooperazione Internazionale di Polizia -Divisione S.I.Re.N.E., inoltrata dal collaterale ufficio tedesco.

In particolare, gli approfondimenti informatici condotti nell’immediato dal servizio polizia postale e delle comunicazioni di Roma, effettuati sulle connessioni Internet all’account social del ricercato, hanno permesso di localizzare il ricercato nella zona del centro storico palermitano.

Incastrato dai social, ma anche da una grave malattia

La prosecuzione degli accertamenti investigativi condotti da personale del C.O.S.C. e della sezione omicidi della squadra mobile di Palermo ha consentito la sua compiuta identificazione, nonostante utilizzasse documenti falsi e numerazioni telefoniche intestate ad altri connazionali. Appreso, infatti, che il ricercato necessitava di trattamenti medici di emodialisi per una grave malattia, sono state condotte in meno di 24 ore accurate ricerche dagli operatori delle strutture investigative, presso le strutture sanitarie del capoluogo siciliano, che trattano tale patologia. Pertanto il giovane è stato individuato, nonostante le false generalità dichiarate, presso il reparto di nefrologia di un ospedale di Palermo, arrestato e condotto, dopo le formalità di rito, alla Casa Circondariale ‘A. Lorusso’ Pagliarelli di Palermo.

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