Impiantata al Civico la protesi che avrebbe ucciso Marcello Cannata

Redazione
da Redazione
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Marcello Cannata, l’imprenditore di 50 anni deceduto all’ospedale Maggiore di Modica due giorni fa, per una emorragia che gli sarebbe stata provocata da una protesi vascolare che gli era stata impiantata 13 anni, era stato operato all’ospedale Civico di Palermo. Lo precisa la famiglia, che ieri aveva parlato di operazione eseguita all’Ismett. La salma di Marcello Cannata, su disposizione della Procura della Repubblica di Ragusa , é stata sequestrata e i funerali sono stati rinviati a dopo l’autopsia. Sulla vicenda é intervenuto anche l’Istituto medico di Palermo con una nota sottolineando che “Marcello Santo Cannata non e’ mai stato curato in Ismett” e “non ha effettuato all’Ismett alcuna visita né é mai stato sottoposto nella nostra struttura ad alcuna terapia medico-chirurgica”

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Dall’esame di una Tac i chirurghi si erano accorti di qualcosa di “anomalo”. La protesi vascolare gli avrebbe che gli era stata impiantata avrebbe “bucato” l’intestino, provocandogli una emorragia interna. L’uomo, imprenditore di materiali sanitari, Marcello Cannata, 50enne, é deceduto all’Ospedale “Maggiore” di Modica dopo essere stato trasferito in pronto soccorso, venerdì scorso. Il delicato intervento chirurgico cui é stato sottoposto, sia pur tempestivo, non é servito a salvargli la vita. È deceduto nella mattina di mercoledì nel reparto di terapia intensiva.

I carabinieri della Compagnia di Modica, su delega della Procura della Repubblica di Ragusa, hanno sequestrato, ieri sera la salma dell’imprenditore modicano Marcello Santo Cannata per consentire l’esame autoptico. I funerali del 50enne, morto in seguito alla perforazione dell’intestino procurata da una protesi vascolare che gli era stata impiantata ai reni all’Ospedale Civico di Palermo, erano stati annunciati per oggi.

Redazione – Palermo Post

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