Ha assistito alla partita a due passi dal terreno di gioco, vivendo e condividendo con la figlia le sensazioni uniche di una gara dall’esito sfortunato per l’Italia, ma dalle mille emozioni. Francesco, che ha necessità di continue cure per la sua malattia, è stato uno dei primi pazienti del progetto ‘Gitambulanza – ho ancora un sogno’ dell’Azienda sanitaria provinciale di Palermo, destinato ad accontentare quei pazienti assistiti in cure palliative domiciliari o residenziali (Hospice) che abbiano espresso il desiderio, di uscire da casa ‘in sicurezza’ per rivedere un posto caro, rivisitare situazioni umanamente significative, come un tramonto o un evento sportivo o musicale, incontrare affetti cari ma lontani. “Ritrovare, insomma, – spiega il dottore Roberto Garofalo, ideatore del progetto – il senso di un tratto di vita apparentemente svuotato di senso”. Francesco ha scelto la partita Italia-Macedonia del Nord che ieri sera ha messo in palio, davanti a uno stadio Barbera di Palermo tutto esaurito, un posto nella finale dei Play Off per il Mondiale in Qatar. Accompagnato dal dottore Garofalo è rimasto al Barbera fino al fischio finale della partita insieme alla figlia. Per la realizzazione di ‘Gitambulanza – ho ancora un sogno’, l’Asp utilizza un’ambulanza non più destinata ai servizi ordinari, ma preparata con decori esterni e ‘scritte’ che riportano la natura e gli intenti del progetto. Ogni trasferta vede l’impegno di un autista aziendale, mentre il personale che assiste il paziente è fornito dalle associazioni Samot e Samo, già impegnato in tutte le ordinarie azioni assistenziali.
Redazione – Palermo Post