l Palermo si qualifica matematicamente ai play-off, dove presumibilmente affronteremo il Catanzaro; da capire solo se al Barbera o fuori casa. Sarebbe stato l’obiettivo minimo, ma facciamo davvero fatica a considerare soddisfacente il cammino fin qui tenuto dalla squadra di Alessio Dionisi. Una squadra attrezzata per raggiungere la promozione diretta, seconda soltanto al Sassuolo per valore economico e con quello che forse è il miglior calciatore della Serie B, quel Pohjanpalo, che dopo un inizio scoppiettante ha tirato i remi in barca nelle ultime partite.
Complice anche un gioco che continua a latitare, tranne che nelle fiammate dei singoli. Anche oggi i rosanero, malgrado il risultato, non hanno di certo brillato, contro un Frosinone che ha offerto una prestazione ai limiti della decenza. Sicuramente la squadra più scarsa vista fino ad oggi al Barbera. Eppure, nonostante la prestazione opaca, i laziali erano anche riusciti a segnare due goal, ma stavolta la Dea Bendata e un arbitro capace di valutare ci sono venuti incontro. Difficile giocare in un clima surreale, con tutto lo stadio a contestarti? Direi che è quello che accade quasi ad ogni trasferta e dei professionisti dovrebbero esserci abituati.
Nessuna scusante, quindi, per l’ennesima prestazione opaca, salvata soltanto da un risultato che ci premia oltre i meriti e dalla prestazione maiuscola di Brunori, finalmente tornato a gravitare vicino la porta e, guarda caso, ne ha messi dentro due. Da sottolineare anche la gran partita di Gomes, che ormai è una certezza, presente e determinante in ogni zona del campo: quando contrasta l’attaccante avversario facendosi muro e quando confeziona il secondo goal di Brunori con un assist preciso al millimetro. Bene anche Segre e Audero, autore, anche oggi, di almeno un miracolo. Per il resto, poca cosa e poca squadra. Contava solo il risultato per Dionisi e, con una buona dose di fortuna, è arrivato e consentirà all’allenatore toscano, sicuramente tra i meno amati della lunga storia del Palermo, di aver centrato l’obiettivo minimo.
Ciò non toglie che il toscano dovrà necessariamente essere sostituito a prescindere da come si completerà la stagione – fosse anche con una promozione – ormai il rapporto con la città si è decisamente e irrimediabilmente logorato; lo stesso per Gardini, questa specie di fantasma capace di sbagliarle tutte, che parla solo quando deve chiedere uno stadio in regalo. Martedì sapremo quale sarà il nostro destino al primo turno dei play-off: un torneo a parte, è vero, ma che inevitabilmente si porterà gli strascichi di un’intera stagione. Il Palermo, e lo abbiamo sempre sostenuto, ha una rosa che non è seconda a nessuno, quindi nessuno potrà impedirci di sognare di raggiungere l’obiettivo minimo (che era la promozione e non i play-off). Ma, qualsiasi sia l’esito, non possiamo che essere d’accordo con la Curva Nord: Dionisi e Gardini The End.