Nuovo episodio di furto a Terrasini nel Palermitano, questa volta cavi di rame in contrada Paternella, dove i ladri hanno preso di mira i cavi elettrici, lasciando al buio diverse famiglie. Un fenomeno, quello del furto di “oro rosso”, che continua a creare disagi e danni economici, e che solleva interrogativi sulla sicurezza delle infrastrutture e sull’efficacia delle misure di contrasto.
Il furto è avvenuto in contrada Paternella, una zona periferica di Terrasini. I ladri, approfittando probabilmente dell’oscurità e della relativa isolamento dell’area, hanno asportato oltre 600 metri di cavi di rame dalla rete elettrica. Un’azione rapida e mirata, che denota una certa organizzazione e conoscenza del territorio.
Il furto a Terrasini ha avuto conseguenze immediate per i residenti della zona. Dieci abitazioni sono rimaste senza energia elettrica per diverse ore, con tutti i disagi che ne conseguono, soprattutto in un periodo in cui il riscaldamento è ancora necessario.
L’Intervento dei Tecnici Enel e la Denuncia ai Carabinieri
Sul posto sono intervenuti i tecnici dell’Enel, che hanno lavorato per ripristinare la fornitura di energia elettrica e hanno presentato denuncia contro ignoti. Le indagini sono affidate ai Carabinieri, che dovranno individuare i responsabili del furto e recuperare, se possibile, il rame rubato.
Il furto di rame è un fenomeno diffuso in tutta Italia, e la Sicilia non fa eccezione. Si tratta di un reato che causa danni economici significativi, sia per le aziende che gestiscono le infrastrutture (come Enel, nel caso di Terrasini), sia per i cittadini che subiscono i disagi derivanti dall’interruzione dei servizi.
Il rame è un metallo molto richiesto sul mercato, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, dove viene utilizzato per la produzione di cavi elettrici, tubature e altri componenti. Il suo valore elevato lo rende un obiettivo appetibile per i ladri, che spesso agiscono in modo organizzato e con mezzi adeguati.
Purtroppo, il furto a Terrasini è solo l’ultimo di una lunga serie di furti di rame. Ricordo, ad esempio, un caso eclatante avvenuto alcuni mesi fa in una zona rurale del Catanese, con il furto che paralizzò una intera azienda agricola, che non potè più utilizzare i sistemi automatici d’irrigazione. Altri episodi significativi, per quantità di materiale trafugato, ci sono stati nelle province di Palermo, Messina, Siracusa e Ragusa, in alcuni casi si è arrivati all’interruzione della circolazione ferroviaria. Questo tipo di fenomeno criminale non è nuovo, purtroppo, e non riguarda solo la Sicilia. Casi clamorosi, anche se con un impatto diverso perché in zone non abitate, sono avvenuti nel Nord Italia, in Piemonte e Lombardia in particolare.