L’attività eruttiva dell’Etna, registrata nella giornata di oggi, 16 febbraio 2025, ha causato la chiusura parziale dello spazio aereo a sud-est del vulcano, con conseguenti disagi per i passeggeri in arrivo all’aeroporto di Catania-Fontanarossa. L’unità di crisi ha disposto la chiusura dei settori B2, una misura precauzionale per garantire la sicurezza del traffico aereo, a causa dell’emissione di cenere vulcanica nell’atmosfera. Questa situazione ha portato alla deviazione di numerosi voli verso altri scali, in particolare verso l’aeroporto internazionale “Falcone Borsellino” di Palermo. Le limitazioni, inizialmente previste fino alle 22:30, sono state poi estese, con un parziale ripristino delle condizioni ordinarie per i voli in arrivo previsto solo per le 8:30 del giorno successivo (17 febbraio).
La chiusura parziale dello spazio aereo di Catania ha causato la deviazione di numerosi voli (oltre 20, secondo le fonti) verso l’aeroporto di Palermo. Questo improvviso afflusso di passeggeri ha creato la necessità di potenziare i collegamenti tra l’aeroporto di Palermo e la città di Catania, per consentire ai viaggiatori di raggiungere la loro destinazione finale. L’assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità, Alessandro Aricò, ha risposto tempestivamente alla richiesta di aiuto di GESAP, la società di gestione dell’aeroporto di Palermo, mettendo a disposizione una decina di autobus dell’AST (Azienda Siciliana Trasporti) per il trasferimento dei passeggeri da Palermo a Catania.
Bus AST in Campo: Possibili Disagi per il Trasporto Pubblico Locale
La decisione di utilizzare gli autobus dell’AST per trasferire i passeggeri da Palermo a Catania, seppur necessaria per far fronte all’emergenza, potrebbe causare disagi al normale servizio di trasporto pubblico nella provincia di Palermo. La Regione Siciliana ha comunicato che, a causa di questa situazione di urgenza, potrebbero verificarsi ritardi o soppressioni di corse nella giornata di domani (17 febbraio). Si tratta di un disagio inevitabile, in una situazione di emergenza, ma che potrebbe creare problemi ai pendolari e agli utenti del trasporto pubblico locale. La Regione, tuttavia, ha ritenuto prioritario garantire il trasferimento dei passeggeri bloccati a Palermo.
L’eruzione dell’Etna non ha causato solo disagi al traffico aereo, ma anche problemi nei centri abitati situati alle pendici del vulcano. In particolare, è stata segnalata una copiosa ricaduta di cenere vulcanica in diversi comuni etnei, tra cui San Pietro Clarenza. La cenere, finissima, ha ricoperto tetti, strade e automobili, creando disagi alla viabilità e alla popolazione. La cenere vulcanica, infatti, può causare problemi respiratori, irritazioni agli occhi e alla pelle, e può danneggiare i motori dei veicoli. Le autorità locali sono impegnate a monitorare la situazione e a fornire assistenza alla popolazione.
Aeroporto di Comiso Operativo, Invito alla Prudenza per i Passeggeri
La SAC, società di gestione dell’aeroporto di Catania, ha comunicato che l’aeroporto di Comiso, che era stato chiuso a causa dei forti venti, è tornato operativo. Tuttavia, la situazione a Catania rimane critica, con limitazioni per i voli in arrivo fino alle 8:30 del 17 febbraio. La SAC invita i passeggeri a non recarsi in aeroporto senza aver prima verificato lo stato del proprio volo con la compagnia aerea, per evitare inutili attese e disagi. La situazione è in continua evoluzione, e le decisioni operative vengono prese in base all’andamento dell’attività vulcanica e alle condizioni meteorologiche. La priorità è garantire la sicurezza dei voli e dei passeggeri. Nessuna restrizione per le attività di volo in partenza