I lavoratori Covisian e Almaviva hanno occupato la sede del call center di Palermo, in via Ugo La Malfa. Questa mattina i dipendenti, alle prese con una vertenza che mette a rischio 543 posti di lavoro dopo che la commessa di Ita è sfumata, si sono riuniti davanti alla sede e hanno deciso di occupare gli uffici. Una mossa per protestare contro “la totale assenza di Ita – spiegano – e l’incapacità del governo” di portare l’azienda a totale partecipazione statale al tavolo del confronto. I lavoratori chiedono “l’immediata riapertura” del tavolo di confronto tra sindacato, governo, Ita e Covisian per scongiurare i licenziamenti.
“Non c’è più tempo – avverte Francesco Assisi, segretario Generale della Fistel Cisl Sicilia -, il governo deve immediatamente convocare tutte le parti al tavolo obbligando il rispetto degli accordi sottoscritti il 21 ottobre 2021 in sede ministeriale tra sindacato e Covisian. Palermo non si può permettere di perdere un solo posto di lavoro, e ad oggi ci sono 543 licenziamenti in atto, nessuno può giocare con il futuro dei lavoratori e delle loro famiglie. L’operazione Ita in Italia, di fatto è una grande ‘truffa sociale’, solo una operazione economica finanziaria a danno degli italiani”. “Questa manovra scellerata – continua Tania D’Agostino, segretaria organizzativa della Fistel Cisl Sicilia – mette a rischio tutto il settore dei call center. Chiunque si sentirà autorizzato a non rispettare le leggi dello Stato e i contratti collettivi che regolano il lavoro e garantiscono la continuità lavorativa, creando solo disperazione e disoccupazione considerando che solo in Sicilia il settore coinvolge più di 15.000 famiglie”.
Redazione – Palermo Post